domenica 31 luglio 2011

Kirk a sala macchine, Scott, mi serve più energia!


« Spazio, ultima frontiera.
Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise
durante la sua missione quinquennale,
diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi,
alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà,
fino ad arrivare laddove
nessun uomo è mai giunto prima. »

Questa era la voce del capitano Kirk
che apriva così ogni puntata
della prima serie di Star Trek.

Da buon sognatore,
quando ho saputo che la sonda Voyager 1
ha lasciato il sistema solare,
mi è venuta in mente questa splendida intro
dell’ormai leggendaria serie.

Mi emoziono,
sono fatto così!
Appartengo alla generazione
cresciuta con “Spazio 1999,
con la base lunare Alfa,
che ha attraversato tutti gli episodi
ideati da Gene Roddenberry,
che al cinema grazie a Spielberg
ha vissuto i suoi
Incontri ravvicinati del terzo tipo”.

La Voyager 1
ha lasciato il sistema solare,
sono passati 34 anni
da quel 5 settembre 1977,
quando, spinta da un razzo
Titan Centauro,
lasciò l’atmosfera terrestre,
diretta verso i confini del sistema solare.

Il suo viaggio ci ha regalato
splendide immagini
del nostro posto nell’universo,
ha spiato Giove, Saturno
e adesso si è lanciata
laddove nessuna creatura
costruita dall’uomo è mai giunta prima.

Porta con se la nostra musica
ed i suoni della terra,
i saluti in 55 lingue diverse
ed i discorsi dei grandi di allora…
ma soprattutto.
porta con se i sogni
di chi,
come me,
si incanta ancora
guardando le stelle.

Alla prossima
Nino P.

e non dimenticate che:

Quando hai eliminato l’impossibile
quello che rimane,
per quanto difficile da accettare,
deve essere per forza vero. (Spock)


sabato 30 luglio 2011

Il tempo scorre in un cerchio...


Negli anni 80
ho attraversato la mia adolescenza.

Nei miei sogni di allora,
colmi dell'ingenuità di un ragazzino,
vedevo un futuro migliore.

Sognavo
che la tecnologia e la scienza,
ci avrebbero alleviato
dai fardelli imposti dalla vita quotidiana.

Sognavo
un mondo senza più barriere

Sognavo
una politica migliore,
più vicina alla gente ed al territorio.

Sognavo
il nuovo millennio
come l’inizio di un’era superiore.

Sognavo
il futuro ed il tempo
come una linea retta
in cui si potesse solo andare avanti.

Oggi
mi ritrovo in un cerchio
ed il mondo
sta tornando indietro…

Alla prossima
Nino P.


giovedì 28 luglio 2011

Gli Dei erano immortali





Una malinconica tristezza
mi pervade quando mi capita
di imbattermi in uomini e donne
che si illudono di essere ciò
che non sono più.

Come quando vedo scendere in campo
campioni che per raggiunti limiti d'età,
dovrebbero essere ex ed invece
ostinatamente si trascinano sui rettangoli di gioco,
umiliati da meno talentuosi
ma più giovani avversari.

Oppure come quei cantanti che,
ormai sul viale del tramonto,
invitati in programmi revival,
si presentano in abiti che
non gli appartengono più
con capelli resi rossi dalle tinture
e gli occhi lucidi offuscati dai ricordi,
persi nella nostalgia di un tempo
che non si accorgono sia finito.

O ancora come le dive
di  un lontanissimo passato ,
fasciate e colorate,
ricche di lustrini e paillettes,
che scendono ancora una volta
la scala delle prime donne,
vacillanti e goffe,
traboccanti solo della loro infelicità,
prigioniere di un futuro
che non immagginavano così.

Il tempo passa
senza aspettare nessuno,
è la vita!
Siamo ciò che siamo
e non lo saremo per sempre.

Alla prossima
Nino p.

mercoledì 27 luglio 2011

Le verità dei politici

Due sposini.
Lei:"Caro, dimmi la verità...
Mi hai sposato per il mio aspetto fisico o per la mia intelligenza...?"
Lui:"Per il tuo senso dell'umorismo, cara...!"
“Anonimo”

Quando ultimamente sento parlare i politici,
mi viene in mente questa barzelletta.
Nelle loro parole sento lo stridio
delle unghie su una lavagna.
Nelle loro azioni il senso
di una superiorità di status manifestata senza vergogna.

Nei loro sorrisi prima di una risposta,
ripenso a quella moglie che fa la domanda
e vedo nei loro occhi il marito che da la risposta.

Ivan Della Mea diceva:
“Un politico ha sempre una verità di scorta.
Un buon politico ha sempre tante verità di scorta.
Un ottimo politico ha la scorta e se ne frega della verità”.

In Italia dunque,
siamo pieni di ottimi politici,
con schiere di giornalisti pronti ad assecondarli
e che si accontentano delle risposte ricevute
o ancora peggio ci credono.

Continuo a pensare
a quell’ingenua moglie.

Alla prossima
Nino P.

martedì 26 luglio 2011

Borghezio: "La strage? Colpa della società aperta che crea mostri"


“E’ una vicenda esemplare che fa capire 
che le strade del buonismo portano all’inferno, quello vero”, 
afferma sulla strage in Norvegia l’europarlamentare leghista Mario Borghezio.
“L’ideologia della società aperta crea mostri – 
dice ai microfoni della Zanzara su Radio 24 -. 
Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta,
multirazziale, direi orwelliana. 
Questo tipo di società è criminogeno. 
Certe situazioni di disagio e di insofferenza 
è inevitabile che sfocino in tragedia. 
Quando una popolazione si sente invasa, 
poi nascono dei fenomeni di reazione, 
anche se gli eccessi sono da condannare. 
Quando si diceva prima che la Norvegia e la Svezia 
accoglievano decine di migliaia di tunisini, 
bisognava tener conto dell’impatto 
che un afflusso di questo genere poteva generare. 
La società aperta e multirazziale non è quel paradiso terrestre 
che ci voglion far credere coloro che comandano l’informazione. 
La società aperta e multirazziale fa schifo”.

Firmato
Mario Borghezio

Non aggiungo altro,
tranne il pensare
che abbia perso un'altra occasione per stare zitto!
L'ennesima!!

Questa è la gente che ci rappresenta nell'europarlamento!

lunedì 25 luglio 2011

Perchè Feltri ha scritto quell'articolo?

Quando accadono eventi come quelli di Oslo
è sempre difficile fare commenti, aprire discussioni
o semplicemente mostrare il proprio cordoglio.
Ci si pongono domande alle quali è complicato
dare risposte.

Come è successo,
perchè è successo,
come si sarebbe potuto evitare,
di chi è la colpa....
Domande...solo domande...

Ma ecco che
il direttore
de Il Giornale, o ex direttore,
visto che tra tutti e tre:
Sallusti, Feltri e Belpietro,
non si sa mai chi è a dirigere..

in questo caso parlo di Feltri
che
dicevo...
si azzarda in considerazioni,
che hanno tutta l'aria
del voler
lasciare intendere,
sottintendere,
alludere,
far capire,
dire fra le righe...

si!

Hanno tutta l'aria di non essere
ciò che sono...
eccone una stralcio:



...Ciononostante, 
poiché la stra­ge si è consumata in 30 minuti,
c’è da chiedersi comunque perché il pluriomicida 
non sia stato mini­mamente contrastato 
dal gruppo destinato allo sterminio. 
Ragio­niamo. 
Cinque, sei, sette, dieci, quindici persone, e tutte disarma­te, 
non sono in grado di annienta­re un nemico, 
per quanto agisca da solo, se questo impugna armi da fuoco. 
Ma 50 - e sull’isola ce n’erano dieci volte tante-
se si lan­ciano insieme su di lui, 
alcune di si­curo vengono abbattute, ma solo alcune, 
e quelle che, viceversa, ri­mangono illese (mettiamo 30 o 40) 
hanno la possibilità di farlo a pezzi con le nude mani. 
Ci rendiamo conto. Cose così so­no facili da scrivere, 
standosene qui seduti alla scrivania, 
e molto più difficili da praticare sul campo 
mentre echeggiano gli spari e 
deci­n­e di corpi cadono a terra senza vi­ta. 
Ma è incredibile come, in deter­minate circostanze, 
ciascuno pen­si soltanto a salvare se stesso, 
illu­dendosi di spuntarla, anziché adottare la teoria più vecchia 
(ed efficace)del mondo:l’unione fa la forza. 
Varie specie di animali quando attaccano 
lo fanno in massa e nel­lo stesso modo 
si comportano quando si difendono. 
Attenzione però: gli animali istintivamente antepongono 
l’interesse del bran­co a quello del singolo. 
Uno per tut­ti, tutti per uno. 
Evidentemente l’uomo non ha, o forse ha perso nei secoli, 
l’abitudine e l’attitudi­ne a combattere 
in favore della co­munità della quale pure fa parte. 
In lui prevalgono l’egoismo e l’egotismo. 
Non è più capace di identificarsi con gli altri 
e di sacrifi­carsi per loro, 
probabilmente con­vi­nto che loro 
non si sacrifichereb­bero per lui. 

Direttore,
lei si pone delle domande,
dà delle risposte
ed esprime dei giudizi...
tutte cose che rientrano
in quello che è il suo ruolo.
Anche io leggendo il suo articolo
mi sono posto domande...
mi sono chiesto per esempio
come mai, tra tante domande che lei avrebbe 
potuto farsi, ha scelto proprio quella che avrebbe gettato
un cono d'ombra su quei poveri ragazzi?

La risposta che mi sono dato
è che forse quei ragazzi non incarnavano
per lei l'esempio ideale rappresentativo
di quello che è il suo pensiero.

Non voglio neanche pensare
che lei lo abbia fatto
perchè l'attentatore era un Cristiano e di destra.
Assolutamente no!!
Non posso pensare che sia così!!

Però signor direttore,
me lo lasci dire,
il suo articolo è stato veramente
un pezzo di pessimo gusto!!

Alla prossima
Nino P.

La politica del profitto


In Italia ci adeguiamo,
lo facciamo benissimo
e lo facciamo da sempre.

Siamo tanto abituati a farlo,
che lo facciamo anche quando
non dovremmo!

La tendenza di questo momento
è quella di adeguarci al peggio
che c’è in giro.

Come ad esempio la Fiat di Marchionne,
che con la complicità dello stato e dei sindacati,
si adegua ai contratti capestro
di paesi come gli Stati Uniti o del terzo mondo,
che però hanno dallo loro
leggi economiche differenti come gli USA,
o tenori di vita più bassi come i paesi più poveri.

Oppure le compagnie aree più importanti,
che invece di costringere tutte le altre
ad adeguarsi ai propri standard di eccellenza,
scendono loro al livello più basso.

Si tende dunque,
non a cercare di migliorare il peggio,
ma a peggiorare il meglio.

Il tutto per il profitto,
sempre più in mano a pochi
e sempre meno ridistribuito.

I governi lo sanno,
i grandi capitalisti lo fanno,
i piccoli imprenditori falliscono
e la povera gente muore di fame.

Le chiacchiere,
se mai sono servite a qualcosa,
adesso non servono più.

Ora servono fatti!!

Alla prossima

Nino P.


domenica 24 luglio 2011

Ministeri che non sono ministeri a Monza

A Monza un cotonato e super abbronzato Calderoli
insieme all'altrettanto cotonata Brambilla,
inaugurano i ministeri che dovrebbero diventare operativi
da settembre.

Nei ministeri che poi non sono ministeri ma
uffici decentrati,
non si può indossare il tricolore
e nemmeno pensarla in modo diverso da Bossi e Calderoli,
due consiglieri del Pd infatti,
pur muniti di regolare invito,
sono stati allontanati perchè indossavano
il rosso, bianco e verde
della bandiera italiana.

Calderoli nell'esaltare l'utilità
di questo investimento dello stato,
spiega:

Qui a Villa Reale  realizzeremo uno sportello del cittadino 
dove, 
al di là del mondo associativo, 
qualunque cittadino abbia un problema con Roma 
può venire a cercare soluzione 
senza che debba fare dei viaggi della speranza. 
Ci appoggeremo a questa struttura 
per creare una sorta di pensatoio. 
Tra le prime cose di cui si occuperà 
ci sarà il rilancio dell’economia, 
e qualunque proposta venga per lo sviluppo del Paese 
sarà ben accetta”.

Dunque, da quello che ho capito io,
i ministeri che non sono ministeri a Monza,
avranno la funzione di ufficio reclami
e di oasi per pensare.

Mi consola sapere che per creare tutto ciò
non hanno solo speso soldi pubblici, ma,
con un oneroso sforzo, si sono comprati
le scrivanie loro stessi, alla sbalorditiva cifra
di 340 euro.

Sono certo che da settembre in poi,
i tre ardimentosi ministri,
staranno a Monza tutto il tempo,
da lì svolgeranno le loro funzioni ed a Roma
non ci andranno più!
Non li vedremo più scorrazzare
per le vie della città eterna,
a bordo delle loro auto blu
con tanto di scorte al seguito.
No...
loro non varcheranno più il Po!!!

Alla prossima
Nino P.

giovedì 21 luglio 2011

Ricca solo delle bastonate prese, la povera gente aspetta!!

Ieri si è celebrato un funerale collettivo.
Figurativamente sono morti:
Berlusconi e Bossi.

Ci sono stati inoltre molti feriti,
il Pdl, la Lega, il Pd.

Il governo è moribondo
ed è tenuto in vita solo grazie
alla legge, recentemente approvata,
sul testamento biologico,
che impedisce ai medici di staccare la spina.
In questo caso i medici
sono i leghisti che,
vorrebbero ma....

Insomma
siamo agli sgoccioli,
ed a questo punto qualcosa
dovrà per forza cambiare.
Si mormora già di un possibile
esecutivo tecnico,
chissà...

Intanto la povera gente aspetta...
ricca solo delle bastonate prese,
la povera gente aspetta!!

Alla prossima
Nino P.

martedì 19 luglio 2011

Da Repubblica democratica a Repubblica di regime.

Ormai è palese che la nostra classe dirigente
non ha occhi per vedere ne orecchie per sentire.
Non vede la disperazione e
non sente le urla di rabbia di chi un domani voterà.

Le indicazioni delle ultime tornate elettorali,
malgrado siano così evidenti agli occhi di tutti,
sono risultate invisibili a quelli dei diretti interessati.

Non le hanno viste quelli del governo,
che si sono ancora di più chiusi in difesa
del loro status,
non le hanno viste quelli dell'opposizione
che al momento dell'affondo finale,
si sono tirati indietro impauriti.

La politica è sempre più lontana
dalla gente!

E' diventata casta,
non per i privileggi di cui gode,
ma per il fatto che si è alienata
dal resto del paese.
Come un riccio quando è in pericolo
si è arrotolata su se stessa tirando fuori gli aculei.
Non si è trattato solo della difesa dei propri privilegi,
ma,
di conservazione del potere,
che può sembrare la stessa cosa,
ma non lo è!

Siamo in stallo!
Questa legge elettorale,
rende verticalistico il sistema,
impedendo di fatto il ricambio
sia generazionale, sia di idee...
con il risultato finale della trasformazione
di una Repubblica democratica
in una Repubblica di regime.

Alla prossima

Nino P.

domenica 17 luglio 2011

Sembra il trailer di un film…


Da un' analisi
di quest’ultima settimana
di “lavoro” parlamentare si evince questo:

A pagare sarà sempre la povera gente.!
La casta non si tocca!
Un essere umano non può decidere come deve morire!


IL Presidente del Consiglio che,
nello stesso momento in cui vara 
una manovra che massacra 
la classe piccola e media,
afferma di voler abbassare le tasse!

L’opposizione che decide di non opporsi.

La lega che ormai vive solo dei soliti slogan.

La falsa morale cattolica che non vuole accettare
il fatto che Dio ci ha concesso il libero arbitrio,
e questo significa anche decidere come e quando morire.

Tutto questo e molto altro ancora,
in una sola settimana!!

Sembra il trailer di un film…
ma purtroppo
è tutto vero!!

Alla prossima
Nino P.

giovedì 14 luglio 2011

So' fratell'a noi, ci vengono a liberà!



Stanno già arrivando, uh mammà!
non è vero niente, figlio mio non ti agitare
Eppure sento che sparano, uh mammà!
So' fratell'a noi, ci vengono a liberà!

So' fratell'a noi, so' fratell'a noi, so' fratell'a noi, ci vengono a liberà!

So' fratell'a noi, ci vengono a liberà!

Stanno già morendo, uh mammà!

Muoiono i liberatori per poterci liberà!
Ma mamma sparano su di noi, uh mammà!
Lo so figlio mio, ma lo fanno per necessità
tieni a mente sempre

So' fratell'a noi, so' fratell'a noi

So' fratell'a noi, ci vengono a liberà!

Ci stanno occupando, uh mammà!

Il fatto è temporaneo, poi ci dovrebbero lasciare
Hanno aggiunto alla bandiera uno stemma blu, uh mammà!
on sei più contento, mo’ teniamo un colore in più

E scrivo una canzone, uh mammà!

Bravo, sfogati figlio mio, che questo lo puoi fare
E scrivi una canzone evasiva, uh mammà!
ma non metterci opinioni
fai la musica quella di evasione
tieni a mente sempre:

So' fratell'a noi, son fratell'a noi, son fratell'a noi, ci vengono a liberà

So' fratell'a noi, son fratell'a noi, son fratell'a noi, ci vengono a liberà

E scappo via da casa, uh mammà!

Che vai a fare lassù si monti, se nanche sai sparar?
Quelli mo' si mettono daccordo, uh mammà!
E' il destino della vita nostra sopportà

Son fratell'a noi, son fratell'a noi, son fratell'a noi, ci vengono a liberà....

Le guerre,
comprese quelle di liberazione
nascono sempre da un bisogno di conquista.
Chiunque sia a vincere,
la poverà gente perderà sempre!

Alla prossima
Nino P.

martedì 12 luglio 2011

Il nostro, è un governo folcloristico, ammettiamolo!

Il nostro, è un governo folcloristico, ammettiamolo!
E’ inutile girarci intorno…
malgrado i poco riusciti tentativi degli ultimi giorni,
di dare una parvenza di serietà, quantomeno di facciata,
il nostro governo è stato, è e rimarrà folcloristico!

Si va, dal gesto delle corna del nostro premier
al ministro degli Esteri spagnolo Josep Piqué,
fino ad arrivare al gesto del dito medio di Bossi o della Santanchè …
dalle barzellette raccontate in ogni dove,
agli show di Stracquadanio e Scilipoti.
E tralasciamo di parlare di Borghezio,
o delle gaffe di Giovanardi, ecc…ecc….

Il governo italiano è folcloristico lo sappiamo bene tutti,
quelli come me che non li hanno votati e quelli che invece
il loro voto glielo hanno dato.
Ai secondi va tutta la mia comprensione,
si staranno sentendo come mi sono sentito io
quando Occhetto ha affossato il partito comunista…
si staranno dicendo: “Oddio è adesso che faccio?”!

Non voglio infierire, non dirò l’avevamo detto!
No… non lo farò.

Non lo farò perché a dispetto del folclore
ostentato dal governo,
la situazione è seria e drammatica.
E adesso c’è il bisogno primario di cambiare,
è il momento di darsi da fare tutti,
nessuno escluso!!

Alla prossima
Nino P.

sabato 9 luglio 2011

L’agonia politica di un uomo è diventata l’agonia di un intero paese!


L’agonia politica di un uomo
è diventata l’agonia di un intero paese!

Berlusconi è sulla via del crepuscolo
ed il paese è avvolto ormai dalle ombre della sera.
Nessuno intorno a lui è in grado
di farsi carico del ruolo che occupa,
nessuno dei suoi avversari
ha voglia di sostituirlo.

L’Italia arranca senza guida,
gli uomini che la amministrano
si aggrappano saldamente alle poltrone che occupano,
ed altri si trincerano dietro lo scudo del loro seggio
per sfuggire alle maglie degli scandali
che li imprigionano e che rischiano di schiacciarli.

La lega si è smarrita in quella Roma
da lei stessa maltrattata, insultata, derisa,
ma così dolce e così accogliente
da fargli passare la voglia di lasciarla.

Il Pd che ha il terrore
di farsi ancora carico di responsabilità,
che in passato gli sono costate care.
Che si sente già orfano
dell’uomo che da nemico,
gli ha offerto scuse e motivazioni.
La scusa per non costruire
ed il bersaglio da colpire che li ha resi uniti.

Intanto il paese scivola lentamente
verso una notte senza stelle
senza sapere quando arriverà il domani
e senza neanche una piccola luce laggiù in fondo
che ci possa indicare la strada.

Alla prossima
Nino P.

Strade


La strada rappresenta molte cose,
può significarne una ed essere pensata come cento.

E’ il viaggio,
ma può diventare un confine!

Nei miei ricordi di bambino,
è la voce di mia madre che mi urla dalla soglia:
“e stai attento a non attraversare la strada”!!
Tutto il mio mondo allora
era su un lato di essa.

E’ la continuità, ma può diventare trasgressione!

Come quando l’attraversai per la prima volta,
con il cuore che mi batteva forte,
voltandomi indietro timoroso di incontrare
gli occhi severi di lei pronta a rimproverarmi.

Unisce, ma può anche dividere!

Lì sotto la porta di Brandeburgo…
due mondi sulla stessa via
tagliati da un limite invalicabile,
sorvegliato da fucili e carri armati.

E’ un passaggio, ma può diventare una casa!

Nei cartoni stesi su di un marciapiede,
in falò improvvisati di uomini liberi
prigionieri solo di se stessi.

E’ frenesia, corsa, smania di arrivare,
ma anche pigrizia, indolenza, voglia di fermarsi.

A volte è asfalto e strisce bianche,
ed in testa una meta da raggiungere…
a volte invece
è guardarsi intorno
ed il guard rail una finestra su un mondo nuovo.

Alla strada hanno dedicato
libri, canzoni e film…

ed io nel mio piccolo
solo questo pensiero…

Alla prossima

Nino P.

giovedì 7 luglio 2011

Il futuro è un luogo che costruiamo oggi!


Il futuro è un luogo che costruiamo oggi!
Questo momento è il futuro di un attimo fa
ed è già passato…

Un adolescente pensa che il futuro
sia qualcosa di lontano e per questo vive
l’età presente con incoscenza.

Non si tratta del “qui ed ora”,
ma “dell’adesso o mai più”!

L’adolescente è però giustificato
dallo sconquasso ormonale
che rende quella età simile
ad una bomba ad orologeria
pronta in ogni istante ad esplodere
con botti terrificanti.

Un adulto no!
Non si può giustificare!

Un padre non può compiere azioni
che mettono a rischio la sicurezza
della sua famiglia,
perché nei suoi figli vi è il suo futuro,
oltre che tutto l’amore che conosce.

Oggi, adesso, ora, in quest’istante,
negli occhi della gente vedo la paura
di chi non riesce a scorgere lo scintillio
del futuro, del domani, dell’avvenire,
e senza quella scintilla tutto sembra
vuoto e inutile.

La storia è ricca di questi momenti,
ed ognuno di essi ha scatenato orrori
che a volte sono durati secoli.

Spero che noi
riusciremo ad essere più fortunati,
ma questa fortuna dovremo sudarcela
smettendo di fare spallucce accettando l’evitabile.

E' ora di agire!

Alla prossima

Nino P.

mercoledì 6 luglio 2011

Spesa delle famiglie in Italia

(ASCA) - Roma, 5 lug - Consumi sostanzialmente piatti per le famiglie italiane nel 2010 rispetto all'anno precedente. L'anno scorso - rende noto l'Istat - la spesa media mensile per famiglia è stata pari a 2.453 euro, con una variazione rispetto all'anno precedente di +0,5%. a (+1,5%). Differenze notevoli invece dal punto di vista geografico.
La Lombardia si conferma la regione con la spesa media più elevata pari a 2.896 euro al mese, seguita da Emilia-Romagna (2.885) e Veneto (2.876). Fanalino di coda, ancora una volta, la Sicilia con una spesa media mensile (1.668) di oltre 1.000 euro inferiore a quella delle regioni con la spesa più elevata. Queste differenze si riflettono anche nella composizione della spesa.

In tutte le regioni del Mezzogiorno alla spesa alimentare viene destinato oltre un quinto della spesa totale (in Campania, Sicilia e Calabria tale quota di spesa rappresenta più di un quarto), mentre nelle regioni del Nord la quota di questa voce è inferiore a quella media nazionale, fatta eccezione per la Liguria (19,7%) dove è elevata la presenza di popolazione anziana. In generale, le regioni con i livelli di spesa più bassi mostrano quote di spesa più contenute per altri beni e servizi e per tempo libero e cultura: tali spese, complessivamente, rappresentano il 10,3% della spesa totale delle famiglie siciliane, contro circa il 17% di Piemonte e Trentino-Alto Adige. A livello nazionale risultano in calo le spese per parrucchiere e centri estetici, viaggi, arredamento per la casa mentre aumentano quelle per scuola e sanità. I maggiori esborsi sostenuti per visite mediche, dentista, esami radiologici ed ecografici hanno determinato, in particolare nel Centro-nord, l'aumento della quota di spesa totale per servizi sanitari, mentre sono le spese per televisore e abbonamenti a radio, tv e internet (presumibilmente legate all'evento calcistico dei mondiali) ad aver contribuito, soprattutto nel Nord, all'aumento della quota per tempo libero e cultura.

Stabili, a livello nazionale, sono le quote destinate ai tabacchi (21 euro mensili), alle comunicazioni (48 euro), ai trasporti (339 euro) e all'abbigliamento e calzature (142 euro). Restano immutate anche le abitudini di spesa per l'acquisto di scarpe e vestiti: il 66,4% delle famiglie continua ad acquistare prevalentemente presso il negozio tradizionale, quasi il 20% presso un ipermercato/supermercato e il 12% al mercato.

Dopo un 2010 freddo per i consumi, anche l'anno in corso non presenta una ripresa significativa. Secondo l'indicatore consumi di Confcommercio a maggio sono state scommesse e lotterie, comunicazioni e ict domestico a trainare i consumi in Italia mentre battuta d'arresto per i generi alimentari. L'indice a maggio registra un +1,1% su base annua.

Confcommercio rileva che la dinamica tendenziale dell'indice di maggio riflette un aumento della domanda relativa ai servizi (+1,6%) ed un recupero della spesa per i beni (+0,9%). In particolare, Confcommercio segnala la flessione dell'1% della domanda per alimentari e bevande, a sottolineare come l'aumento registrato ad aprile sia derivato principalmente da fattori stagionali e non da una ripresa dei consumi.

 
 
Analizzando questi dati, mi convinco sempre di più,
che l'italiano medio è indebitato fino al collo.
Al nord lavorando in due, in qualche modo si va avanti,
ma,
al sud la situazione è disperata,
con entrate mensili che solo in pochi casi superano 
i 1500 euro.
Si vivacchia ancora decentemente, grazie agli
aiuti di nonni e genitori...
venendo a mancare questi (spero il più tardi possibile),
la situazione esploderà...
e sarà un bel botto!!!

Alla prossima
Nino P.

Il Partito Democratico si astiene


Per un osservatore con idee semplici e se vogliamo ingenue come le mie,
il momento politico è a dir poco confuso, o meglio, disordinato.

Ieri c’era stata l’occasione di ottenere cose importanti alla Camera,
in una sola votazione, si sarebbe potuto:
a)      mandare il governo in minoranza
b)      eliminare le province

ma ecco che il Partito Democratico, quando ha a disposizione
il calcio di rigore decisivo, sceglie di non tirarlo!
Proprio così…
si astiene!
Ed ecco i risultati:
voti contrari 225, a favore 83, astenuti  240.

Le province restano e il governo la spunta ancora!

Ed ecco la “giustificazione” di Bersani:
C’è una nostra proposta, non ci facciano tirate.
 Bisogna anche dire come si fanno le cose,
perché le province stanno gestendo un certo numero di cose,
penso all’urbanistica, che se tornassero in Regione
avremmo una pioggia di proteste per le lungaggini.
Ci sono cose utili, cose inutili,
 le province sono troppe e bisogna accorparle.
 Noi abbiamo la nostra riforma per ridurre le province
 ma bisogna ragionare sulle istituzioni
 e non andare avanti a colpi di semplificazione”.

Io sono un uomo semplice signor Segretario Pierluigi Bersani,
e da persona semplice non capisco a volte certi ragionamenti.
Non capisco come sia possibile che, avendo un’occasione simile,
si possa scegliere consapevolmente di non sfuttarla.

Mi permetta di dirle che le sue parole non mi hanno convinto e,
sono certo, non hanno convinto moltissimi dei suoi elettori.
Se questo è il cambiamento che i vertici del suo partito
predicano da anni…beh, mi lasci dire che è ben poca cosa
rispetto alle aspettative della “base”

A me, uomo semplice, è sembrato soltanto un volersi asserragliare,
nel mantenimento di uno status.
La stessa cosa vale, per la notizia sempre di ieri, in cui lei dichiara,
che il Pd non firmerà il referendum per l’abrogazione
della legge elettorale esistente:
perché il partito non promuove referendum, semmai li appoggia.

Continuo a non capire…
e non sono il solo!

Alla prossima
Nino P.

martedì 5 luglio 2011

Silvio Berlusconi non capisce


Non si capisce per quale motivo una norma giustissima
diventi sbagliata se riguarda anche il presidente del Consiglio”.   
(Corriere della sera)

Invece si capisce benissimo Onorevole Silvio Berlusconi,
se il presidente del Consiglio in questione
è anche il maggiore beneficiario di questa norma.

O meglio,
lo capiscono benissimo gli italiani tutti,
anche quelli che l’hanno votata.
e sono certo che ne è consapevole anche lei.

Il conflitto d’interessi che, anche i suoi avversari
in questi anni hanno contribuito a non risolvere,
è evidente!

In una manovra finanziaria,
che ha lo scopo di risanare la disastrosa
situazione economica del paese,
non si capisce che cosa c’entri una simile norma:
(Sospesa in appello l'esecuzione delle condanne civile che superano i 10 milioni di euro e stop in Cassazione per quelle che vanno oltre 20 milioni di euro in cambio di "idonea cauzione").

No Signor Presidente, non si capisce proprio.

Se lei non gradisce i sospetti,
dovrebbe agire in modo da non crearli.

E me lo consenta…
anche al più ingenuo dei suoi elettori
qualche sospetto è venuto!!

Alla prossima

Nino P.


lunedì 4 luglio 2011

Che fine ha fatto la sinistra?


Più di un mese è passato dai successi elettorali
alle amministrative, e quasi uno dalla vittoria ai referendum,
ma della sinistra si sono perse le tracce.

Niet, nada, nulla,
non pervenuta.

E dire che di occasioni per farsi sentire ne hanno avute.
la finanziaria, la P4, le beghe della rai,
la situazione di Napoli e della Val di Susa…

ma loro
niet, nada, nulla!

Eclissati nel dolce far niente,
tranne qualche sporadica dichiarazione di circostanza,
nessuna azione decisa.

Niet, nada, nulla!

L’inattività che all’inizio poteva essere
riportata al fatto che le vittorie fossero giunte inaspettate…
adesso ha un che di strategico.
Quasi che abbiano timore che il governo cada
e si debba andare ad elezioni anticipate e
addirittura vincerle.

Intanto:

Niet, nada, nulla!!!!


Alla prossima

Nino P.

sabato 2 luglio 2011

Finanziaria: Non c’è dubbio che sanno bene dove prendere i soldi!


Il decreto per la correzione dei conti pubblici prevede
la mancata rivalutazione per il biennio 2012-2013
delle pensioni superiori a cinque volte il minimo, cioè 2.300 euro al mese
(il minimo della pensione Inps 2011 è di 476 euro al mese),
mentre quelle più basse, comprese tra 1.428 e 2.380 euro mensili,
saranno rivalutate per tenere conto dell'inflazione,
ma solo nella misura del 45%.
A cio' si aggiunge l'allungamento dell'età minima di pensione
che dal 2014 salirà di almeno tre mesi
con l'anticipo dell'agganciamento automatico delle speranze di vita.
Ci sarà inoltre per le donne l’incremento di un anno a partire
dal 1 gennaio 2012, dell’età della pensione.

La Manovra prevede, inoltre,
il ritorno dal prossimo anno dei ticket su diagnostica e specialistica (10 euro)
e sui codici bianchi del pronto soccorso (25 euro)

Non c’è dubbio che sanno bene dove prendere i soldi!

Alla prossima
Nino P.


Le ristrettezze economiche del ministro Gianfranco Rotondi!!


«Lei crede che il parlamentare navighi nell'oro?
Conosco colleghi che valutano
se possono restare a Roma un giorno in più.
Costretti a fare il conto della serva.
8000 euro di indennità più 4000 di portaborse. Fanno dodicimila».

Rotondi è bravo in matematica,
e soprattutto naviga in “ristrettezze” economiche,
infatti continua:

«Uno che ti apre l'ufficio a Roma lo devi pagare.
E devi fargli un contrattino, per quanto leggero.
Un altro che ti apre l'ufficio nella città di residenza lo devi pagare»,
per non parlare di «un terzo che magari ti segue.
Duemila euro per dormire a Roma.
E poi devi mangiare: vanno via altri duemila euro».
«Per la famiglia ne restano quattromila»

infatti Rotondi fa sacrifici enormi per tirare a campare
e tristemente aggiunge:

«Da sempre faccio le vacanze al lido Miramare di Pineto degli Abruzzi.
La casa di vacanza dei genitori.
Né lussi, né cene, né vestiti.
Ai tempi d'oro mettevo da parte anche la metà di quel che guadagnavo.
Poi fidanzamento, matrimonio, figli e vattelapesca».

L’intervista a Repubblica del ministro
è una vera illuminazione per noi comuni mortali,
che tiriamo avanti con poco più di mille euro al mese,
convinti che i parlamentari se la passino bene
sapendo che le loro entrate sono così suddivise:



Indennità parlamentare corrisposta per 12 mesi € 5.486,58           

Diaria di soggiorno € 3.503,11

mensilmente un rimborso forfetario di  € 3.690
per le spese sostenute al fine di mantenere il rapporto con gli elettori

trimestralmente (per i trasferimenti dal luogo di residenza
all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio)
un rimborso spese pari a 3.323,70 euro,
.
annualmente un rimborso di € 3.098,74 per spese telefoniche

I deputati inoltre usufruiscono di tessere per la libera circolazione
autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea
per i trasferimenti sul territorio nazionale.

Quindi
ministro Rotondi,
venuti a conoscenza delle evidenti difficoltà
nella gestione delle sue “misere” risorse economiche,
le dimostriamo tutta la nostra solidarietà!!
Non abbia vergogna a chiedere di fare una colletta
nell’eventualità che le cose dovessero peggiorare.

Alla prossima
Nino P.

venerdì 1 luglio 2011

Berlusconi: la priorità è la riforma della giustizia!!


La riforma della giustizia è indispensabile,
Probabilmente a breve ci sarà
la regolamentazione delle intercettazioni.
Non è paese civile quello in cui i cittadini
quando alzano il telefono devono temere
che le comunicazioni siano violate e pubblicate
dai giornali e ripetute dalle televisioni” 
(Silvio Berlusconi)

Il Nostro Magnifico Premier ha le idee ben chiare
su quali siano le priorità del paese.
La crisi?
La disoccupazione?
La finanziaria?

No!!
Assolutamente no!!
La priorità è la riforma della giustizia!

Tutti coloro che lo hanno votato,
ne sono certo,
la pensano come lui!!
Anche quando non riescono a pagare le bollette,
oppure a riparare la macchina, a non pagare l’assicurazione,
oppure il mutuo,
quando la banca non gli concede prestiti,
quando non possono pagare le spese mediche ad un figlio

ne sono certo,
anche in questi casi
l’elettore del Pdl
dice:

Dannazione!!
Se il Nostro Magnifico Premier
avesse fatto la riforma della giustizia,
tutti questi problemi, non ci sarebbero!!

Alla prossima
Nino P.

Hanno deciso di non decidere!

Praticamente hanno deciso di non decidere!

Nel tipico modus operandi dei governi Berlusconi
che si sono susseguiti in questo ventennio.

Se una cosa interessa di persona il capo...
allora si danno da fare per giorni, mesi o anni
se necessario,
se invece si tratta del paese...
meglio prendere tempo.

Del resto se si agisce qualcuno si scontenta!

E chi vogliamo scontentare?

I ricchi?
Assolutamente no! Sono della stessa classe
del capo e molti di loro sono suoi amici personali!!

I poveri?
Assolutamente no! Sono quelli che ci hanno votati,
e poi cosa vuoi spremere più da loro?
Che non gli è rimasto più niente!

La classe media?
Ma non esiste più!
C'è la siamo già mangiata!
L'ultima botta a sti poveracci gliel'abbiamo data
durante la crisi del 2008...

Quindi?

E quindi niente...
non facciamo niente.
Se la vedrà chi verrà dopo!!
Forse....

Alla prossima
Nino P.