sabato 30 aprile 2011

La strada più corta non sempre è la più veloce

La strada più corta non sempre è la più veloce.
Le scorciatoie non sempre fanno arrivare prima.

La vita è fatta di attimi che si susseguono
ed ognuno di essi è rilevante per ciò che rappresenta,
non importa di che cosa sia impregnato,
gioia, dolore, sofferenza, felicità…
il singolo è solo parte del tutto e nel suo divenire ci arricchisce.
Alti e bassi, come nella scala così spesso presa ad esempio,
ci fanno dondolare nell’altalena dell’esistenza e ci donano di volta in volta,
briciole di soffio vitale.
Spesso il soffio diventa brezza, qualche volta tempesta.
Vivere è un mestiere impegnativo,
a volte siamo canne al vento
e ci pieghiamo fino al terreno senza lasciarci sradicare,
sferzati da schiaffi di bufera,
altre volte invece,
siamo granelli di sabbia e voliamo leggeri
fin dove ci porta lo sbuffo del destino.
Esseri impauriti privi di certezze,
oppure risoluti e impavidi siamo quel che siamo,
figli del nostro tempo, qualunque esso sia,
disposti a non lasciarci intimorire da una montagna da scalare
o inermi di fronte ad una collinetta.
Siamo quel che siamo
oggi come ieri
e se ci saremo
sarà così anche domani….

Nino P.

venerdì 29 aprile 2011

Semi di Sesamo

“…A volte mi chiedo se la realtà esiste davvero, se c’è veramente una natura delle cose,
obiettiva e intatta.
O se tutto ciò che ci accade è già modificato in anticipo dalla nostra immaginazione.
Se sognando qualcosa gli diamo vita…”
Ci sono libri che vanno letti con l’evidenziatore a portata di mano,
pronti a fermare i pensieri che vi sono nascosti… e questo è uno di quei libri!Un libro che non mi sarei mai fermato a comprare,
anzi che non mi sarei fermato neanche a dargli un’occhiata…
se non fosse che con me c’era anche mia moglie,
lo ha comprato per lei…
a casa poi è finito sul suo comodino
facendo parte dell’arredamento per qualche mese o più,
naturalmente senza che nessuna pagina fosse mai stata aperta.
Sono un appassionato di cucina e, di conseguenza, del buon mangiare…
ritengo, che nella preparazione di un piatto,
l’unione quasi magica fra tutti gli ingredienti…
sia ciò che fa la differenza tra il buono ed il meno buono!!
Tra gli ingredienti capaci di dare una svolta al gusto,
ci sono le spezie… usarle bene non è facile,
bisogna essere bravi a capire dove e in che quantità.A guardare la copertina del libro, a leggerne il titolo,
e soprattutto per il fatto che lo avesse comprato mia moglie
(non è maschilismo… è… che gli capita spesso di fare acquisti del genere .-)) ),
mi ero convinto che l’argomento trattato fosse di cucina…
niente di più sbagliato!!!
Dopo le prime pagine… mi sono ritrovato tra odori e colori,
immerso in una storia senza un tempo preciso,
se non quello che come una musica dondola la mente.
Ogni capitolo ha il nome di una spezia:
curcuma, cannella, zenzero, cumino…
anche il nome della maga deriva da una spezia:
Tilo, come i semi di sesamo bruciati dal sole.
La storia è ricca di magia
ma anche dell’amore di cui a volte scrivono le donne,
quell’amore impossibile e difficile,
tanto complicato da poter essere immaginato e desiderato solo da esse!
Noi uomini siamo esseri semplici,
la nostra complicazione più grande è dire TI AMO…
una volta detto è tutto facile.
Le donne no!
Le donne hanno bisogno di soffrire un po’…almeno un po’ per poter dire …ho amato…!“…E’ sempre così quando ci inoltriamo nei territori del proibito,
da taluni chiamato peccato?
Il primo passo ci stringe in una morsa, ossa e sangue, ci strappa il respiro.
Anche il secondo è una tortura ma già più sopportabile.
Con il terzo la sofferenza ci passa sopra la testa come una nube di pioggia.
Presto non proveremo più dolore, non sentiremo più nulla…”
In questo viaggio fatto di profumi e sentimenti
mi ci sono trovato prigioniero…
catturato da quei colori odorosi d’oriente,
da quei nomi esotici e affascinanti,
ho sentito i sapori aspri
come il gusto del sale sulla pelle abbronzata.
Lo consiglio questo libro,
a chi sa volare con la fantasia,
a chi non cerca verità… ma le sa trovare,
a chi vuole allontanarsi senza andare via.
PS:
Tutto il virgolettato che troverete in questa recensione è stato tratto dal libro.

Alla prossima…Nino P.

giovedì 21 aprile 2011

Siamo tutti a sud di qualcosa....


Siamo tutti a sud di qualcosa, anche gli eschimesi lo sono!
Nel Canton Ticino, Giuliano Bignasca presidente della Lega dei ticinesi,
al grido via i frontalieri ( sono i pendolari che dall’Italia varcano tutti i giorni il confine per lavorare in Svizzera n.d.b.) dal Cantone, ha  raggiunto il quasi 30% dei consensi.
Con questo e con altri slogan xenofobi ha assicurato al suo partito un potere che mai aveva avuto.
Il paradosso di tutto questo è,
che i frontalieri contro cui si sono scagliati, provengono quasi tutti da province italiane a base leghista, e la maggior parte di loro alle elezioni ha sempre votato Lega Nord.
Si trovano quindi adesso, nella stessa condizione di coloro che fino ad oggi sono stati, il bersaglio del loro fervore poltico!
La loro reazione è stata quella di guardare ancora a sud: “Se ci mandassero via e ci rimpiazzassero con dei tunisini, mancherebbe la manodopera italiana, perché noi veniamo qui a lavorare seriamente, non siamo in Svizzera per rubare o per scavalcare gli svizzeri
E la lega che dice? Anche loro guardano al sud, come sempre, anche loro si trincerano dietro il pensiero che i lavoratori italiani siano insostituibili.
Dimenticano…
dimenticano…
che siamo tutti a sud di qualcosa!!!

Nino P.


la parte in corsivo è tratta da questo articolo:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/12/%E2%80%9Cgli-italianiin-svizzeravia-a-calci-in-c-%E2%80%9D/103778/

mercoledì 20 aprile 2011

KAOS



Kaos sarebbe un bel nome per un blog, peccato che molti altri hanno avuto l’idea prima di me.
Kaos però non è solo un nome o un titolo affascinante,
kaos è il modo migliore per descrivere la situazione politico-finanziaria in Italia in questo momento.

La fase delle certezze, se mai ce n’è stata una, sembra ormai appartenere ad un mondo e ad un’era lontani, né possiamo definire quella attuale “di transizione”, se, gli vogliamo trovare un termine, “decadente” a mio avviso sarebbe il più opportuno! Una decadenza nascosta dal kaos, dalla confusione alimentata dai dubbi che fanno capolino nelle nostre menti ad ogni attimo della giornata, scanditi da notizie e da proclami che, se di concreto qualcosa hanno, beh quel qualcosa è negativo.

Cosa fare?

Ancora abbiamo da mangiare grazie a Dio, quindi, se non c’è fame e difficile pensare ad una rivoluzione.

Le urne? E’ una strada, ma, avendoci tolto la possibilità di scegliere chi eleggere, si sono assicurati una certa tranquillità parlamentare; possiamo sostituire un governo, ma i parlamentari saranno sempre quelli.

Che fare allora?

Beh incominciando con il divulgare idee, con la presa di coscienza... che è la base a far muovere i capitali, siamo noi che compriamo ed arricchiamo chi comanda...noi...
e noi gli abbiamo concesso troppo... in cambio delle loro carte di credito, dei loro mutui e dei loro finanziamenti...
Gli abbiamo dato la possibilità di tenerci in pugno facendoci schiavizzare dal debito, dal sogno del poterci permettere tutto.
E se il comunismo è stata una bellissima utopia, la stessa cosa si sta rivelando il capitalismo.

Servono proposte alternative, che, però saranno scartate da chi comanda con un’alzata di spalle.

E allora?

Allora possiamo cercare di smettere di indebitarci, pensare che forse il superfluo non vale così tanto da sacrificarci la libertà.
Dobbiamo far capire al grande capitale, che se vogliono continuare a vendere, hanno solo un’alternativa: darci la possibilità di comprare!

Come?

Con la garanzia di un lavoro a tempo indeterminato e con uno stipendio adeguato ai tempi!

E lo Stato?

Lo Stato dovrà farsi giudice con le due parti affinché questo avvenga, dovrà inoltre garantire sempre e in ogni caso, quelli che sono i diritti base di un popolo: sicurezza, cure mediche, istruzione, energia, comunicazione e mobilità.

Ma forse… forse anche questa è un’ Utopia!!!!

Nino P.

martedì 19 aprile 2011

Lassini e i manifesti


Lassini non vuole dimettersi!!
E perché dovrebbe farlo???
Il suo capo di partito, nonché capo del governo, ha fatto di peggio ed ancora là!
Non è stato forse il capo a pronunciare le parole che poi lui ha messo nei manifesti?
Lassini ha messo in carta quello che il suo capo ha esternato in un pubblico comizio,
perché per questo dovrebbe rinunciare ad una candidatura??
Dov’è la coerenza dei notabili del suo partito, quando gli chiedono di lasciare?
Perché non l’hanno chiesto al premier, quando ha detto le stesse cose?
Se un partito ha una struttura piramidale, dove la linea “politica” è decisa da un uomo solo,
perché un membro che la segue fedelmente deve fare outing, quando il capo non ci pensa nemmeno??
Perché???
Lassini è solo figlio del modo di pensare del padrone, nulla di più!
Nel partito a cui è iscritto sono in molti così!
Quindi perché adesso gli stessi molti vogliono la sua testa??
Secondo la linea di partito, chi è che sbaglia?
Lassini o i suoi camerati??
La verità è che non esiste una linea di partito, o meglio, una c’è,
quella di farsi ognuno i cazzi suoi!!!!

Nino P.

lunedì 18 aprile 2011

Silenzio e Riflessione

Mi è capitato di leggere in rete le parole del ilgiornale.it in un articolo a firma di Fausto Biloslavo, simili a quelle che in passato scrissero su Baldoni, che suonano più o meno con un " se l'è andata a cercare!" .
Mi chiedo: 
perchè se un soldato va con un fucile e da volontario è un martire eroe, mentre se un uomo va senza armi ad aiutare gli altri se l'è solo andata a cercare??? 
Perchè se quest'uomo ha idee diverse dalle nostre la sua morte ha meno valore delle altre???
Perchè anche su chi muore deve esserci il "con me o contro di me"???

Io Arrigoni non lo conoscevo, fino al giorno in cui è stato rapito non sapevo neanche chi fosse.
Non ho pubblicato niente su di lui dopo che è morto, così come non l'ho fatto quando morirono i nostri soldati.
Penso che la morte di un uomo, anche quella di un nemico, debba essere trattata con rispetto. 
Il cordoglio per me è silenzio e riflessione.

Nino P.

http://www.ilgiornale.it/esteri/quel_pacifista_ultra_che_odiava_israele/16-04-2011/articolo-id=517600-page=0-comments=1

domenica 17 aprile 2011

Cazzate!!!


La politica italiana degli ultimi 15 anni è stata sostanzialmente questo:
uno a caso si alza una mattina e spara una cazzata (possibilmente grossa, meglio se pazzesca), successivamente, a mano a mano che la cazzata viene recepita ed assimilata dal resto dei vari commedianti, si scatena intorno ad essa (la cazzata), un vero tornado di accuse, smentite e indignazioni, nonché giorni interi passati a parlare solo di quello (sempre della cazzata).
Adesso però qualcosa sta cambiando, in modo lento, anzi lentissimo, ma le cose stanno cambiando.
Si continua a sparare cazzate, se è possibile ancora più grosse di quelle di un tempo, ma, la gente non abbocca più, o meglio, non tutti, chi ha interesse ad amplificare, amplifica, chi ha interesse a sminuire, sminuzza, ma, non è più come prima!
La credibilità è diventata così incredibile che si è smesso di crederci.
Anche in Europa e nel mondo non ci calcolano più di tanto, siamo uno spettacolo pittoresco nulla più, lo dimostra la recente indifferenza della comunità europea, alla sparata di Maroni di uscire dalla UE. Nessuno se l’è filato di striscio! Ma proprio manco per niente, ma neanche per ridere. Nulla!!! Il silenzio più assoluto!!!
Perché??
Ma perché l’hanno capito pure loro che sono tutte cazzate!!!!!

Nino P.

sabato 16 aprile 2011

Dilettantismo della Politica

Il Tar del Lazio ha dichiarato illegittimi i tagli degli organici delle scuole attuati dal 2009 ad oggi. La sentenza accoglie un ricorso presentato dalla Cgil scuola e da una serie di gruppi di scuole e di genitori.
Quindi la Gelmini ed il governo sono chiamati adesso a ripristinare i più o meno 67mila posti che avevano tagliato.
Ma perchè il Tar ha dichiarato illeggittimi i tagli degli organici?
E' presto detto!
Si tratta di un errore procedurale!
Il ministero infatti, secondo quanto riporta la sentenza 3251 depositata il 14 aprile 2011, del Tribunale amministrativo, avrebbe dovuto seguire la procedura indicata dall’art. 22 della legge 448/2001 che prevede la previa consultazione delle Commissioni parlamentari, anziché avvalersi, come avvenuto, delle successive indicazioni contenute nell’art. 64 della legge 133/2008 sulla razionalizzazione del sistema di istruzione.
Un banale errore, frutto a mio avviso del dilettantismo imperante che sta condizionando il panorama politico nazionale.
E quando parlo di dilettantismo della politica, mi riferisco a cose di questo genere. 
Il fatto che ci sia gente che disconosce le normali procedure della pubblica amministrazione la dice lunga sulla capacità di governare degli stessi. 
Forse tutto nasce dall'avere un "capo" che pensa che siccome l'hanno votato tre italiani su dieci, possa fare ciò che gli passa per la testa!!!
Tanto a pagarne le conseguenze è sempre la classe povera del paese, cioè la vera maggioranza degli italiani!! 

Nino P.

PS: le parti in corsivo sono tratte da un articolo de "il Fatto Quotidiano" a firma di Augusto Pozzoli

venerdì 15 aprile 2011

Feudalesimo

La nuova proposta di legge sarà quella per introdurre il feudalesimo, già lo applica in maniera informale, con il suo stuolo di vassalli, valvassori, valvassini e servi.... ma conta al più presto di renderlo ufficiale, del resto...ha la maggioranza!!! 
Nino P.

giovedì 14 aprile 2011

301 guerre fa

vorrei lasciare ai miei figli un mondo migliore
di quello che mio padre mi ha lasciato
vorrei che altri la pensassero come me...
vorrei un mondo pieno di Don Chisciotte,
lancia in resta contro i mulini a vento...

mercoledì 13 aprile 2011

Il dolore non va in prescrizione

"truffe economiche come i casi Parmalat e Cirio,la responsabilità sulle vittime del terremoto de L’Aquila, morti bianche come quelle della Thyssen Krupp e Fincantieri di Palermo" sono solo alcuni dei processi che salteranno a causa di questa legge...
 
tutto per salvare un uomo solo.... che amarezza!!!!
 http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/13/il-dolore-non-va-in-prescrizione/104122/

domenica 3 aprile 2011

Musica


 




La musica è come il vento sulla pelle, dà i brividi!!
Per questo mi drogo di essa e faccio il pieno delle sensazioni
che agita dentro me...

Nino P.