domenica 24 luglio 2011

Ministeri che non sono ministeri a Monza

A Monza un cotonato e super abbronzato Calderoli
insieme all'altrettanto cotonata Brambilla,
inaugurano i ministeri che dovrebbero diventare operativi
da settembre.

Nei ministeri che poi non sono ministeri ma
uffici decentrati,
non si può indossare il tricolore
e nemmeno pensarla in modo diverso da Bossi e Calderoli,
due consiglieri del Pd infatti,
pur muniti di regolare invito,
sono stati allontanati perchè indossavano
il rosso, bianco e verde
della bandiera italiana.

Calderoli nell'esaltare l'utilità
di questo investimento dello stato,
spiega:

Qui a Villa Reale  realizzeremo uno sportello del cittadino 
dove, 
al di là del mondo associativo, 
qualunque cittadino abbia un problema con Roma 
può venire a cercare soluzione 
senza che debba fare dei viaggi della speranza. 
Ci appoggeremo a questa struttura 
per creare una sorta di pensatoio. 
Tra le prime cose di cui si occuperà 
ci sarà il rilancio dell’economia, 
e qualunque proposta venga per lo sviluppo del Paese 
sarà ben accetta”.

Dunque, da quello che ho capito io,
i ministeri che non sono ministeri a Monza,
avranno la funzione di ufficio reclami
e di oasi per pensare.

Mi consola sapere che per creare tutto ciò
non hanno solo speso soldi pubblici, ma,
con un oneroso sforzo, si sono comprati
le scrivanie loro stessi, alla sbalorditiva cifra
di 340 euro.

Sono certo che da settembre in poi,
i tre ardimentosi ministri,
staranno a Monza tutto il tempo,
da lì svolgeranno le loro funzioni ed a Roma
non ci andranno più!
Non li vedremo più scorrazzare
per le vie della città eterna,
a bordo delle loro auto blu
con tanto di scorte al seguito.
No...
loro non varcheranno più il Po!!!

Alla prossima
Nino P.

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