martedì 17 gennaio 2012

Tre volte Costa Crociere



Tre!
Per tre volte sono salito su navi, che in cima,
avevano un fumaiolo giallo con un C blu stampata nel centro,
tre volte mi sono lasciato condurre attraverso i mari,
svegliandomi ogni mattina in un porto diverso da quello
che avevo lasciato la sera precedente.

Tre volte!!
L’ultima,
è stata sulla Costa Concordia.
La nave che adesso giace, adagiata su un fianco,
a pochi metri dall’Isola del Giglio.

Quando ho saputo quello che era successo,
per prima cosa ho pensato a quella gente vestita a festa,
seduta ai ristoranti Roma e Milano in una serata di gala.
Li ho immaginati eleganti e spensierati consultare il menù,
guardarsi intorno magari parlando della città del giorno dopo…
ed ho cercato di vederli, quando hanno sentito lo schianto,
quando se ne è andata la luce ed intorno a loro è scoppiato il caos.
Mi sono rivisto seduto al loro posto ed ho pensato
a cosa avrei sentito io, con moglie e figli accanto a me,
cosa avrei deciso accorgendomi, che c’era qualcosa che non andava,
che il guasto elettrico che dicevano fosse, invece non era.
Avrei preso in braccio i miei figli, andando al punto di evacuazione,
avrei osservato i gesti del personale di bordo cercando di capire,
di vedere,
se anche loro avevano paura,
forse mi sarei messo a spingere ed a picchiare pur di riuscire
a far salire la mia famiglia su una delle lance.

La verità…
la verità è che non lo so cosa avrei fatto,
ho provato ad immaginarmi la scena più e più volte,
ma,
ogni volta il ristorante Milano, restava come lo ricordavo,
con i camerieri in livrea ed i servizi eleganti.

No,
non posso sapere,
neanche usando la fantasia,
cos’è che avrei fatto.

La verità,
è che ancora non riesco a credere, che un capitano,
responsabile della vita di quattromila persone,
abbia osato azzardare una manovra così sciagurata
solo per un “inchino” all’Isola del Giglio.
Non posso credere, che neanche un ufficiale o un marinaio
di quelli presenti in plancia, non abbia detto:
Capitano, così rischiamo di incagliarci!

No,
non lo posso credere!

Non si può giocare a testa o croce
con la vita del prossimo.
Non si può aspettare un’ora
prima di lanciare il mayday,
quando hai colpito uno scoglio,
quando la nave non risponde ai comandi
e si sta inclinando su un fianco.

Non si può!!

Ed io ancora,
non riesco a credere
ad una serie così tragica di errori macroscopici.

Non voglio credere
che un capitano abbandona la nave
con ancora passeggeri ed equipaggio a bordo!

Un capitano lo sa,
lo sa bene
che su una nave la struttura di comando
è di tipo piramidale e che è lui a starne in cima.
Lo sa bene, che nei momenti di difficoltà,
i suoi uomini guarderanno a lui in attesa di un ordine.
Proprio per questo non può abbandonare la “sua” nave,
prima che l’ultimo uomo a bordo non sia lui stesso.

No,
non riesco a crederci.

Alla prossima
Nino P.

giovedì 12 gennaio 2012

La camera salva Cosentino

Sono stati 309 deputati contrari e 298 favorevoli all'arresto di Cosentino!!
Vorrei aggiungere altro,
fare le mie riflessioni,
muovere accuse,
ma...
sono stanco...
sono stanchissimo...
sono veramente stanco!!!
A non so quando
Nino P.

giovedì 5 gennaio 2012

Calderoli ha passato gli ultimi 18 anni sulla luna


Ecco uno stralcio della nota del Presidente del consiglio
in risposta all’interrogazione dell’On.Calderoli,
riguardo la presunta festa di capodanno tenuta dal premier a palazzo Chigi:

Il presidente Monti precisa che non c'è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l'appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle 20 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell'appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.
Tutti gli invitati alla cena, che hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, risiedevano all'Hotel Nazionale, ovviamente a loro spese. Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l'interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di presidente del Consiglio e di ministro dell'Economia e delle Finanze.

Ma Calderoni non si arrende e senza vergogna continua:


''Mi spiace, ma la toppa è peggio del buco. E confermo un comportamento rispetto al quale un Paese in difficoltà non può che aspettarsi le sue dimissioni e le sue scuse ai cittadini.
La nota scritta diramata da Mario Monti rispetto alla mia interrogazione scritta su quanto avvenuto a Palazzo Chigi a fine anno, conferma pienamente che c'è stata una festa privata, testimoniata dall'ampia partecipazione dei suoi parenti e congiunti e, indipendentemente dal lavoro che sarebbe stato svolto dalla signora Monti in cucina e nel servizio ai tavoli, ma verificheremo che non ci fossero davvero dei cuochi o dei camerieri, chiediamo al presidente Monti se sia al corrente di quanto costa tenere aperto Palazzo Chigi, con tutto il personale conseguente, incluso quello relativo alla sicurezza''.

Ora.
Che la Lega respiri aria di tracollo elettorale, si era capito da un po’.
Che voglia cercare di recuperare qualche voto tramite pagliacciate, si è capito pure.

Volevo solo chiedere all’On. Calderoli,
che cosa pensava quando Berlusconi usava la scorta
per accompagnare gli ospiti alle feste private.
Se,
in quelle occasioni si è mai sentito “indignato”
e se l’abbia in qualche modo espresso.
E se davvero crede che facendo questo tipo di interrogazioni,
riuscirà ad avere qualche voto in più.
Perché se crede questo,
vuol dire che mentalmente è rimasto fermo ai primi anni 90.

Alla prossima
Nino P.