giovedì 23 dicembre 2010

Queen - You don't fool me

No... non mi faccio imbrogliare
da chi
ha la presunzione di essere padrone della verità...
da chi
pensa che se un bugia è ripetuta
...allora smette di esserlo....
da chi
si sta vendendo il futuro
solo perchè pensa che il suo presente valga di più!!!!
Nino P.

mercoledì 22 dicembre 2010

Blind Guardian



Gli anni 80 sono stati gli anni in cui ho fatto tante scoperte:
ho conosciuto l’amore e la sessualità,
ho fatto conoscenza con le mie passioni…

Sono anni importanti nella mia vita
Anni che mi hanno segnato!
Ed ancora oggi dentro di me è riservato un posto speciale
ai ricordi quel periodo!
Di quell’epoca dal punto di vista dell’intrattenimento amo quasi tutto…
film, programmi televisivi e naturalmente musica…
quella musica che ancora oggi, quando in una disco
ad un certo orario della notte, ne mettono un brano,
fa alzare e ballare tutti.

Gli anni 80 sono stati anche i tempi dell’esplosione dell’heavy metal
e dei grandi gruppi suoi interpreti come i Metallica e gli Iron Maden…
intorno alla metà di quel decennio nasceva in Germania un gruppo che
insieme ai più anzianotti Scorpions
sarebbe diventato uno tra i miei preferiti:
i “Blind Guardian)!!

Il loro suono è chitarre elettriche e doppia cassa martellante,
con la caratteristica però di una continua sovrapposizione
nelle parti vocali e di chitarra, che la sempre presente parte corale,
rende il tutto unico e particolare, epico è stato definito!
I temi delle loro canzoni
sono quasi tutti ispirati alle opere di Tolkien e di tutto il genere fantasy!
Anche Stephen King ha avuto un ruolo importante come fonte di ispirazione,
tanto che il loro nome è tratto dal titolo di una loro canzone (Guardian of the blind)
ispirata al romanzo It .

Buon ascolto...
Nino P.

domenica 19 dicembre 2010

Ieri un amico...

Ieri un amico mi ha detto che sua moglie vorrebbe un altro figlio…
Beh, che aspetti? Gli ho risposto io…
Quello che mi sono sentito dire dopo non me lo aspettavo,
Io non voglio altri figli ha affermato,
primo: non me la sento di ricominciare tutto da capo!
Secondo: in che mondo li faremo vivere i nostri figli?
Che futuro li aspetta?
Ora, tralasciando l’ordine delle sue priorità,
queste parole mi hanno fatto riflettere!
Perché io capisco le sue paure, le ho avute anche io,
i miei due figli hanno una quattro anni
e l’altro appena dieci mesi;
le ho avute e continuo ad averle queste paure.
No, non quella di ricominciare tutto da capo,
questa non mi ha sfiorato,
quella di non essere all’altezza se mai!
Quella di farli crescere in un mondo che non comprendo,sicuramente!
La visione del futuro che ho, non è quella che aveva mio padre,
io sono nato nel 68, a quei tempi c’era aria di cambiamento
e voglia di fare, il mondo era comprensibile,
c’erano i buoni e c’erano i cattivi,
ed ognuna delle due categorie era convinta
che i cattivi fossero gli altri!
Oggi c’è solo confusione, indecifrabilità, distacco e rassegnazione,
e la crisi economica ci ha regalato oltre ai sacrifici,
una bella dose di paura per il domani.
Che fare allora?
Rimbocchiamoci le maniche e lottiamo!
Il futuro non è scritto,
lo costruiamo noi nel presente!
Le scelte che facciamo oggi ci presenteranno il conto domani!
Ed a seconda di ciò che scegliamo avremo crediti o debiti,
benessere o instabilità.
La rassegnazione è una strada aperta verso la sconfitta!
Ed io…
io non mi rassegno!!!

Nino P.

giovedì 16 dicembre 2010

Un giorno Berlusconi morirà

Un giorno Berlusconi morirà!!
Sebbene lui sia davvero convinto di essere l'unto del Signore,
sa benissimo che non è immortale.
Non nel senso carnale del termine almeno,
continuerà a vivere certamente nei libri di storia che,
a seconda di chi li scriverà saranno di volta in volta crudeli o magnanimi con lui,
la realtà verrà contorta e piegata ora dall'una, ora dall'altra fazione.
Di una cosa sono certo...
fino ad allora,
l'Italia resterà parcheggiata prigioniera del suo ego smisurato,
ferma nel bisogno di liberarsi di lui e dell'incapacità di farlo.

Intanto aspettiamo che arrivi quel giorno...

Nino P.

martedì 14 dicembre 2010

Un gatto che si morde la coda

Come un gatto che si morde la coda la società moderna ruota su stessa in una danza frenetica,
e come un gatto che si morde la coda continua a girare fino alla follia.
Vogliono che spendiamo per rilanciare il mercato, ma non ci danno la possibilità di guadagnare per farlo.
Continuano ad aiutare le imprese, nel tentativo di favorire l'occupazione, salvo poi approvare delle leggi che la rendono sempre più precaria.
Le crisi sono cicliche come sempre, la differenza però rispetto al passato è che adesso sono tanto vicine l'una con l'altra che alla fine è sempre la stessa.
Intanto i diritti sanciti dalla costituzione, vengono con continuità calpestati:
dov'è l'assistenza sanitaria gratis per tutti?
Dov'è il dirtto allo studio per tutti?
Dov'è il diritto alla mobiltà per ogni cittadino?
Dove sono le conquiste dei nostri padri e dei nostri nonni?
Il diritto allo sciopero, la tutela dei lavoratori, gli ammortizzatori sociali?
Dov'è il diritto ad avere una pensione dignitosa dopo una vita in cui si è lavorato e pagato per poterla avere?

Perchè continuo a sentirmi un cavaliere errante?

Nino P.

domenica 12 dicembre 2010

Buonanotte

una buonanotte fumosa, 
a chi ha la testa avvolta in nuvole di fumo e le mani sulla tastiera...
a chi cerca compagnia...
a chi ha il bicchiere pieno e a chi l'ha appena svuotato....
a chi invece non l'ha riempito per niente,
buonanotte a chi spera...
...ed a chi ha smesso da tempo di farlo...
buonanotte ai miei amici
ed a me....
ai miei occhi stanchi
al sogno che andrò a fare.....buonanotte!!!


Nino P.

 

sabato 11 dicembre 2010

mercoledì 8 dicembre 2010

Sai che dico a te


Sai che dico a te?
Si… si a te..
a te che fai il padrone?
Sai che ti dico?
Ti dico vaffanculo vai!
Vacci adesso che ho fretta di vedertelo fare!

E a te?
Si…si a te..
a te che fai l’indifferente
a te che dici: “lontano dal mio culo si fotta chi vuole!”
vai tu…vai tu a farti fottere!

E tu?
Guardami… parlo con te!
Con te… si con te con il capo chino!
Guardami e smettila di dire sempre si…
impara a dire no qualche volta…
alza la testa e segui la tua strada!

Tu invece…
tu che hai da ridere??
Ti conosco sai?
Sei un vile…
cosa dici?
No… quello di prima era un debole..
Tu! Tu sei un vile!
Adesso sorridi a me…
domani a chi verrà dopo di me!!!
Sei un leccaculo ecco cosa sei!!!

E voi?
Si! Si voi!
Voi che vi arrabattate ogni giorno per sopravvivere!
Voi che non piegate il capo, sebbene il peso incrini le vostre spalle!
Voi che ancora credete…
illudendovi che domani sarà un giorno migliore!
Voi che malgrado tutto regalate un sorriso ai vostri figli!
Voi che ancora pensate che essere onesti alla fine paghi!
Voi…
Dove siete voi???


Nino P.

martedì 7 dicembre 2010

Follia


Gli ultimi forse non sono!
Pensando ad amici che per strada si sono persi
per vie sconosciute
che solo loro possono vedere...
in un mondo che corre troppo in fretta
e non ha tempo di occuparsi
della loro presunta inadeguatezza.
E mi mancano...
si
mi mancano!

Nino P.

mercoledì 19 maggio 2010

Spesso...

Spesso…

sempre più spesso
mi capita di sentirmi
come “il cavaliere errante” di Cervantes
lanciato al galoppo
contro un mulino a vento!

Spesso…
sempre più spesso
mi capita di sentirmi
straniero
in una terra straniera
e guardandomi intorno
non trovare
un altro me!

Spesso…
sempre più spesso
mi capita di sentirmi
come un naufrago
aggrappato al suo pezzo di legno
che lontano da tutto
continua a nuotare
incontro al niente!

E

spesso
sempre più spesso
mi ostino a non diventare un altro
quando invece potrei!

Mi basterebbe
accettare per vero
la verità degli altri…
come fosse professione di fede!

Mi basterebbe
accettare di schierarmi
così da poter stare
da una parte o dall’altra,
e partire dal presupposto
che io abbia sempre ragione…
e gli altri sempre torto!

Mi basterebbe
accettare
di far parte di un numero
così
da essere citato e riconoscermi in un sondaggio
diventare statistica!

Sarebbe più facile

ma
quanto è difficile per me,
che non riesco a non essere uno!

Che non riesco
a non guardare le cose
e
vedere che il più delle volte
non sono ciò che sembrano!

Che non riesco
a non pensare
che anche chi ha torto…
ha la sua ragione!
Che anche chi ha torto
ha il diritto di averlo!

Per questo…

Spesso…
sempre più spesso
mi capita di sentirmi
come “il cavaliere errante” di Cervantes
lanciato al galoppo
contro un mulino a vento!



Alla prossima...
Nino P.

martedì 30 marzo 2010

Passato remoto...

Ricordo….

quando ero piccolino, moltissimi anni fa…
che
andare a votare era molto di più
di un diritto ed un dovere…
era..
era un rito
una fede laica
un momento irrinunciabile nella vita
di uomini e donne!


Ricordo…
che si andava al seggio
tutti insieme
famiglia per famiglia
ogni schieramento aveva i suoi orari…
mio padre
comunista come il suo
esigeva si andasse la domenica mattina
prima di messa
perché comunista si
ma credente anche!


Ricordo…
i preparativi,
il certificato elettorale e la carta d’identità
l’istruzione del capo famiglia
agli altri membri del gruppo
su come e chi votare
le donne
che erano madri, nonne, zie e figlie
a quella catechizzazione
facevano segno di si con il capo…
a volte senza parlare..
loro donne calabresi
leonesse travestite d’agnello
sapevano che non serviva discutere
con il loro uomini
tanto nel chiuso
della cabina elettorale
non entravano i loro mariti ed i loro padri
nella cabina elettorale
altro che falce e martello
la loro crocetta
l’avrebbero messa sullo scudo crociato
perché Gramsci era un compagno si…
ma su quella croce era morto Nostro Signore…


ed il martedì
si andava al CRAL
mano nella mano con il mio papà…
e discussioni infinite sul mistero
della scomparsa di voti
sul dimezzamento dei pronostici e delle previsioni.


Ricordo…
i seggi elettorali pieni…
con file infinite
ed i rappresentanti di lista
fieri ed orgogliosi
e fuori della porta
i funzionari locali di partito
con i loro sorrisi
e le occhiate d’intesa…


Ricordo…
le spille al bavero della giacca
qualcuna rossa con falce e martello gialli
qualche altra bianca con uno scudo crociato rosso
e poi…
un vecchio fascista
che non si è mai nascosto
che nella sua casetta di un piano
aveva fasci littori di marmo a reggere il tetto
e dal suo giradischi ad alto volume
venivan fuori le note e le parole di Giovinezza


Ricordo…
simboli e partiti spariti nelle pieghe del tempo
definizioni e parole considerate ormai obsolete
parole come
liberale…
repubblicano
social democratico
democratico proletario
extraparlamentare
e quel linguaggio
pieno di:
“nella misura in cui”
di “alternativa ad ogni compromesso”


Ricordo…
le campagne elettorali
fatte porta a porta
casa per casa
con quei fogliettini colorati
pieni di simboli e nomi
e le riunioni
in casa di questo o di quello
dove si illustravano
le nuove linee del partito
e quindi i conseguenti cambiamenti
di comportamento in ambito politico…


Ricordo
quell’Italia che non c’è più
figlia di un altro tempo
e madre del presente…
e noi figli
che non ne sappiamo essere degni!


Alla prossima...
Nino P.

giovedì 28 gennaio 2010

allo specchio

Ieri…

mi sono guardato allo specchio,
non ho mai amato farlo…
ho sempre preferito
intendermi
così come immaginavo di essere

Ho sempre pensato
che uno è
esteticamente parlando,
ciò che si sente
Non che ciò che vedevo
non mi piaceva…

semplicemente
mi figuravo con la mente
diverso
a volte più giovane
a volte più vecchio
altre ancora
più alto
con gli occhi più verdi e meno grandi…

Insoddisfatto
avrei potuto definirmi così…
insoddisfatto!

Ieri invece…
mi sono guardato
ed ho visto le tempie ingrigite
e sottili linee agli angoli degli occhi…
una rughetta come un taglio
sulla fronte
e labbra increspate

ho detto qualcosa a me stesso
non ricordo cos’era
ma ricordo
che il suono della mia voce
era diverso da come lo ricordavo
più basso
più caldo
più lento
era…
diverso!

Mi sono guardato…

e per la prima volta in vita mia
mi sono visto
così come mi immaginavo di essere
non più troppo giovane,
non più troppo vecchio…

Mi sono visto
uomo
come mi sentivo
E guardando
quell’uomo allo specchio
ho capito
che era quell’uomo
ciò che io volevo essere!

Ciò che ora sono!

La vita mi ha costruito
giorno dopo giorno
e se c’è un’età
che sento mia…
è quella che mi sento addosso
quell’età
è adesso!!



Alla prossima

Nino P.



..

lunedì 25 gennaio 2010

Quando le zanzare morivano

C'è stato un tempo
non molto tempo fa
che
sul finire di settembre
i venti improvvisamente cambiavano direzione...
dopo mesi di scirocco e sabbia d'Africa,
cominciavano a soffiare prima da est,
portando pioggia e bruma,
poi da nord-est,
portando gelo ed aria fatta di vetro,
che graffiava il volto e
ad ogni piccolo urto faceva sanguinare le mani...
per la festa di ognisanti e per la ricorrenza dei morti
si era in quella stagione chiamata inverno,
ed anche se, sul calendario era ancora autunno....
già si respirava il Natale che sarebbe venuto,
e l'odore dei mandarini, della loro scorza...
che le nonne mettevano sulla brace a mandar profumo...

Inverno!!

Guanti di lana e cappello calato sugli occhi,
fumo ad ogni soffio a vedere il respiro della gente...
vetri appannati e gocce di condensa,
notte già di pomeriggio...
e tutto questo fino a primavera,
che a volte,
si prendeva gioco di noi
comparendo in anticipo ed all'improvviso...
per poi nascondersi subito dopo,
per un altro pezzetto di freddo,
lasciandoci acciaccati e con l'influenza!

Poi...

non ricordo esattamente quando...
i venti non cambiaro più direzione,
continuarono a soffiare da sud o da sud-ovest,
non venne più la pioggia e la bruma,
non venne più il gelo e l'aria fatta di vetro...
ed oggi il Natale arriva e passa,
senza più gli odori di quel tempo che è stato!

E LE ZANZARE NON MUOIONO PIU'

Continuano a ronzare, a pungere, a succhiare!

Succede in certi giorni sciagurati,
che piova in poche ore,
l'acqua che avrebbe dovuto piovere in un anno...
ed in quelle ore le strade diventano fiumi
e le case scogli...
e la gente muore sommersa dal fango,
trascinata dalla furia di torrenti e fiumare...
Succede che il giorno dopo sia di nuovo estate,
anche se il mese è Gennaio...
succede che il termometro segni 27 gradi

E LE ZANZARE NON MUOIONO PIU'

Continuano a ronzare, a pungere, a succhiare!

Capita..
che la gente rimpianga quando c'era il colonnello Bernacca,
che alle 19 e 50 in punto,
con la sua bacchetta di legno,
su di una cartina disegnata con il gessetto,
indicava un misterioso "anticiclone delle Azzorre",
oppure
un'aria di "bassa pressione"
che avrebbe interessato il sud-est della Francia
ed il nord-ovest dell'Italia...
e mi ricordo mio nonno
che mai e poi mai
sarebbe andato a dormire
senza aver saputo quello che Bernacca aveva da dire!


E LE ZANZARE NON MUOIONO PIU'

Continuano a ronzare, a pungere, a succhiare!

Così può succedere
che i mandorli fioriscano prima,
oppure non fioriscano affatto...
ed è successo che
sfogliando le pagine di una rivista trovata in un cassetto
e che sulla copertina portava scritta la data "Novembre 1983"
mi sono imbattuto in un articolo
che discuteva sul come difendersi dai geloni,
ed in pubblicità di creme protettive per le mani,
di burro cacao e di fazzolettini di carta
indicati comne il posto "più morbido dove mettere il naso"...

Ma quello
era il tempo che fu...
il tempo di quando morivano le zanzare
invece adesso
adesso non muoiono più!!

Continuano a ronzare, a pungere, a succhiare!!


Alla prossima...

Nino P.

.