sabato 12 aprile 2008

Nonno

Mio nonno era un po' filosofo....
ed io lo amavo....
mi piaceva stare con lui
e sentirlo parlare....
sentirlo
raccontare della sua guerra
della prigionia...

storie drammatiche
dette sempre con un sorriso...
Mi piaceva
chiedergli consigli...
e non sentirmi mai giudicato....
lui....
mi ascoltava in silenzio
e poi....
solo poche parole
frasi fatte ma...
piene di saggezza
"quando sei incudine statti, quando sei martello batti"
"piegati giunco che la fiumara passa"
"quello che non ti uccide, ti fortifica"
Mi piaceva
vederlo in giardino
tra gli alberi di bergamotto
e quelli di fico…
tra vitigni
e piante di pomodoro
e respirare con lui
l’odore della terra bagnata
Mi piaceva
quando si fermava
a sedersi
su un vecchio tronco di mandorlo
e tirava fuori dalla tasca
tabacco e cartine
e
con pazienza infinita
preparava la sua sigaretta…
poi con un coltello
che aveva visto
tempi migliori
la tagliava
esattamente a metà….
mezza la posava dietro l’orecchio
l’altra mezza
tra le labbra…
e
con i fiammiferi da cucina
l’accendeva…
e aspirando con piacere
iniziava a parlare…
esordiva sempre
con un sorriso
e con gli occhi
che guardavano un mondo
che non c’era più
diceva:
“tuo padre ancora non era nato”
ed io…
io sapevo che quello
era il preludio
di una storia emozionante…
ed incantato
pendevo dalle sue labbra…
Mi piaceva mio nonno
ed io piacevo a lui
portavo il suo nome…
ero il figlio
del suo primo figlio
che portava il nome di suo padre
così come lui
il nome di suo nonno…
Mi piaceva mio nonno
e…
adesso…
adesso mi manca…

Mi manchi nonno!!!

Nino