giovedì 30 giugno 2011

Decadenza, declino, fallimento

Decadenza
Declino
Fallimento

Cercando una qualsiasi di queste tre parole in rete,
le prime definizioni che saltano fuori,
sono economiche, giuridiche e finanziarie,
a volte anche artistiche,
Del senso delle parole non si ha traccia.

Per sapere che la definizione esatta
di decadenza e declino sarebbe:
disfacimento fisico e morale; mancanza di ideali;
si dovrebbe andare a guardare
in uno di quegli enormi dizionari,
che un tempo ci obbligavano a portare a scuola.

Oppure che quella di fallimento sarebbe:
mancato raggiungimento di uno scopo; insuccesso;
anche qui, bisognerebbe avere
il solito vecchio, enorme dizionario.

Altrimenti, cercando in internet
ecco cosa troveremmo:

La decadenza consiste nella preclusione
dell'esercizio del diritto da parte del titolare,
sia che inerisca ad un diritto potestativo,
sia che inerisca ad un diritto facoltativo.
La sua funzione è limitare i tempi di incertezza
delle situazioni giuridiche;
infatti non sono ammesse interruzioni e sospensioni
(salvo che sia diversamente disposto:
art. 2964 Inapplicabilità di regole sulla prescrizione).
“Wikipedia”

apprenderemo inoltre che:
I Declino sono stati un gruppo musicale
hardcore punk italiano nato a Torino
nei primi anni ottanta.
“Wikipedia”

e che inoltre:
il Fallimento è una procedura concorsuale liquidatoria,
che coinvolge l'imprenditore commerciale
con l’intero patrimonio e i suoi creditori.
“Wikipedia”

Questo è il nuovo mondo,
un mondo in cui ci sfugge il senso delle cose,
in cui perno di tutto è il sistema consumistico,
che pochi hanno imposto ai molti,
senza che questi ultimi se ne accorgessessero.


Il problema è che, con il trascorrere delle generazioni,
noi occidentali ci siamo convinti
che il benessere e la tecnologia siano "naturali":
 ovvi come il sorgere del sole,
gratuiti come lo scorrere dei fiumi.
E su questa credenza, che è scientificamente assurda,
 irrazionale come la più arcaica delle superstizioni,
si poggia tutto o quasi il nostro quotidiano,
tutta o quasi la nostra politica.
Siamo riusciti (scelleratamente) a rendere occulti i costi,
 i guasti, i rischi di un sviluppo che poggia, invece,
 su un prelievo
sempre più massiccio e scriteriato di risorse limitate. (Michele Serra)


Il ragionamento che nega la natura oppressiva del consumismo –
sostenendo che i consumatori in realtà sono felici,
che il consumo è fonte di soddisfazione e dà significato alla vita –
è robusto. D'altra parte è difficile resistere all'idea che,
se la felicità fosse davvero tutto ciò che conta,
potremmo raggiungerla, nella stessa intensità ma
in modo rapido ed economico,
introducendo negli acquedotti una droga adatta allo scopo.
 Senza contare che quel ragionamento ignora un'intuizione
così familiare da essere stata per molto tempo la quintessenza del cliché,
 e cioè che tutte le cose che vale davvero la pena avere nella vita,
come la generosità, la saggezza e gli affetti umani,
non sono in vendita nei centri commerciali. (Anthony Clifford Grayling)

Voglio concludere con questa frase
di un nostro insigne uomo politico,
nonché attuale presidente del consiglio:

Il cliente, il pubblico,
è un bambino di undici anni, neppure tanto intelligente. (SILVIO BERLUSCONI)



Alla prossima

Nino P.


mercoledì 29 giugno 2011

Il 6 luglio il tuo blog potrebbe venire chiuso!!

Ecco la delibera dell’ AGCOM che dovrebbe essere varata il 6 luglio:

se il titolare dei diritti di un contenuto audiovisivo
dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito
(senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati,
blog, a scopo di lucro o meno)
 può chiederne la rimozione al gestore.
Che, «se la richiesta apparisse fondata»,
avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere.
CINQUE GIORNI PER IL CONTRADDITTORIO.
Se ciò non dovesse avvenire, il richiedente potrebbe,
 secondo la delibera ancora in bozza,
 rivolgersi all'Authority che
«effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio
con le parti da concludere entro cinque giorni»,
comunicandone l'avvio al gestore del sito o del servizio di hosting.
E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe disporre la rimozione dei contenuti.
Per i siti esteri, «in casi estremi e previo contraddittorio»,
è prevista «l’inibizione del nome del sito web»,
 prosegue l'allegato B della delibera,
«ovvero dell’indirizzo Ip, analogamente a quanto già avviene
per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie,
scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione,
 o ancora per i casi di pedopornografia»


Cosa significa?
Significa mettere un bavaglio alla rete!
Un esempio?
Ecco come lo spiega Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale,
 «Un blogger che mette sul sito un video
della sua festa di compleanno con all’interno una canzone,
potrebbe ricevere una richiesta di rimozione,
pena l’eliminazione automatica entro cinque giorni.
Lo stesso vale per comunità di appassionati di Harry Potter».

Tradotto:
sarebbe la fine per molti siti e blog,
inoltre si verrebbe a creare un ridimensionamento
di tutti i Social Network.

Conclusioni?
L’unico spazio veramente libero della comunicazione,
verrebbe imbavagliato!
Per la soddisfazione dei vari Brunetta e Stracquadanio.

Alla prossima (speriamo)

Nino P.

Finanziaria: al peggio non c’è mai fine!


Continuo a stupirmi per il totale disinteresse che
questo governo ha per lo stato che dovrebbe amministrare.

Lo so, non dovrei meravigliarmi, è da diciassette anni che lo fa,
ma,
ogni volta che agiscono (quelle rare volte che lo fanno),
è sempre peggio (incomincio a credere al detto: al peggio non c’è mai fine).

Hanno preparato una manovra che ha il solo scopo
di mollare il pacco a chi verrà dopo di loro
(tanto sono certi di perderle le prossime elezioni).

Nello stesso testo hanno inserito stralci della legge per il processo breve
(così da garantire l’impunità a Berlusconi).

Per l’immediato che è drammatico,
non hanno fatto assolutamente nulla.

Per l’emergenza di Napoli,
tralasciando le colpe di chi ha permesso si giungesse a questo,
ministri della repubblica, hanno deciso di lavarsene le mani,
perché,
pur essendo uomini dello stato e quindi obbligati a tutelarlo,
devono dar conto agli elettori di un determinato territorio
che li hanno votati.
(Non importa l’incoerenza evidente che c’è,
 tra il ruolo che ricoprono e le persone che rappresentano).

Per quanto riguarda la disoccupazione, l’indebitamento delle famiglie,
i bisogni primari che non vengono più garantiti:
NEMMENO UNA PAROLA!!!

Certo che invece, quando si tratta dei “loro bisogni”,
la bocca non la tengono chiusa, vedi Guido Corsetto e
Gianfranco Rotondi.

Alla prossima

Nino P.


martedì 28 giugno 2011

Gianfranco Rotondi: Difendiamo i nostri privilegi!!

Il ministro per l’Attuazione del programma,
Gianfranco Rotondi,
si schiera nel sempre più folto gruppo anti Giulio Tremonti.
Le misure contro i privilegi della politica le considero
un insulto alla sua intelligenza”, dice.
E aggiunge:
Forte del fatto  che nessuno, neanche all’opposizione,
 vuole andare al voto,
Berlusconi deve avere un’unica preoccupazione:
coltivare i rapporti con Camera e Senato”,
intervistato da Libero il ministro continua:
“Teniamoci buoni i mille parlamentari,
non possiamo dargli l’aumento,
ma almeno coccoliamoli, rassicuriamoli,
non rompiamogli le palle
se vogliamo arrivare al termine della legislatura.
E nel frattempo cerchiamo di farci dimenticare.
Perché, inutile negarlo, la gente ormai ci detesta”.

Tradotto:
Ormai non godiamo più di nessuna considerazione dal popolo,
quindi freghiamocene della gente e dilettiamoci fintanto che dura!
Difendiamo i nostri privilegi e restiamo padroni del nostro destino.
Dell’Italia che cosa vuoi che ci importi Giulietto?

Alla prossima

Nino P.

Il nuovo feudalesimo

L' Italia è in mano ad una elite che ha come unico interesse
la conservazione del proprio status.
Le lotte dei nostri nonni ed in parte dei nostri padri,
le abbiamo cancellate...
no... non è successo tutto in una volta,
il processo di restaurazione dura ormai da più o meno
trent'anni.
La data a cui faccio risalire l'inizio della fine
corrisponde al 4 agosto 1983.
Quel torbido ed afoso giorno d'estate,
il più grande presidente della repubblica italiana di tutti i tempi,
commise un errore, giustificato dall'inevitabilità di quel momento.

Quel giorno il nostro amato Sandro Pertini,
affidò l'incarico di formare il governo
all'allora segretario del Partito Socialista Italiano Bettino Craxi!

Tutto ebbe inizio quel giorno!

Il primo colpo lo diede con il taglio di quattro punti sulla scala mobile
in concerto solo con i sindacati UIL e CISL, già da allora
con le idee chiare sul futuro dei lavoratori da loro rappresentati.

Il secondo colpo lo diede con il famoso "decreto Berlusconi",
con il quale stabilì la legalità delle trasmissioni delle televisioni
dei grandi network privati, al solo scopo di salvare
dalla decisione delle preture di
Torino, Roma e Pescara di oscurare i canali televisivi della Fininvest!

Tra questi due, una politica economica che ha fatto salire
il debito pubblico in maniera spropositata,
debito che ancora oggi ci portiamo in eredità.

Non voglio oggi affermare che il suo premierato
sia stato totalmente disastroso, ma,
soltanto che,
sia stato l'inizio della fine di un secolo di lotte.

Ancor di più della "marcia dei quarantamila"
in maggioranza quadri ed impiegati,
che quattro anni prima, il 14 ottobre 1980,
mise fine alla lotta degli operai,
con la capitolazione del sindacato,
che sconfitto,
chiuse con un accordo favorevole alla Fiat la vertenza.

Ancor di più!
Perchè se quella marcia è stata un movimento di genti
che, anche se sbagliando, comunque voleva il lavoro,
l'azione di governo di Craxi era figlia di un progetto preciso
e predeterminato e perciò COLPEVOLE!!!

Da quegli anni ad oggi
è stato un lento restaurare,
un proiettarsi verso un nuovo feudalesimo,
a cui solo il coraggio di una lotta vera
può porre fine.

Alla prossima
Nino P.

lunedì 27 giugno 2011

"Tutto cambia affinché nulla cambi"



M'han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede
nei miti eterni della patria e dell'eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità
le fedi fatti di abitudini e paura
una politica che è solo far carriera
il perbenismo interessato
la dignità fatta di vuoto
l'ipocrisia di chi sta sempre
con la ragione e mai col torto.




Quarantasei anni sono passati,
da quando un giovanissimo Francesco Guccini
scriveva questa splendida canzone.
Ed è strano a quasi mezzo secolo di distanza,
trovarla ancora attuale...
come se da quel lontano 1965 ad oggi
non sia successo niente.

Eppure...
eppure sono sparite nazioni intere
ed altre ne sono nate,
l'uomo ha trovato il tempo di andare sulla luna,
ha inventato oggetti che allora neanche sognavano,
ha fatto progressi in campo scientifico, 
nella sanità,
nella tecnologia...

E malgrado questo...
malgrado questo nulla è cambiato nel tessuto sociale,
rileggere, riascoltare quelle parole ormai vecchie
di quarantasei anni mi fa uno strano effetto.


"Tutto cambia affinché nulla cambi"
faceva dire Tomasi di Lampedusa 
nel Gattopardo a Don Fabrizio, il principe di Salina,
nel discorso fatto al cavaliere Chevalley sceso in Sicilia 
per cercare la classe dirigente del nuovo Regno d'Italia.


A volte mi scopro pessimista!


Alla prossima 
Nino P.

 

sabato 25 giugno 2011

Il sonno della ragione genera mostri


Dopo la sbornia e l’eccitazione delle passate tornate elettorali,
nelle menti della gente che desidera un cambiamento,
si stanno affacciando dubbi.

Mi viene in mente il titolo
della celeberrima acquaforte di Francisco Goya,
datata 1797:

Il sonno della ragione genera mostri

quella magnifica opera che
rappresenta un uomo addormentato seduto ad una scrivania
mentre prendono forma, attorno a lui,
sinistri uccelli notturni, inquietanti volti ghignanti
e diabolici felini che, come suggerisce il titolo,
sono il parto della sua mente.

Ecco in questo momento,
di fronte alle per noi incomprensibili scelte
politico mediatiche di tutte le forze parlamentari,
l’uomo comune,
che soltanto dodici giorni addietro,
aveva esultato, pregustando sogni di un rinnovamento…
oggi si sente come l’uomo addormentato di Goya.
Ed i sogni di rinnovamento
lentamente si stanno trasformando in incubi.

La categoria dell’uomo comune,
di cui io mi onoro di far parte…
non capisce!!

Non capisce perché
nel momento in cui si dovrebbe fare…
si aspetta!

Non capisce perché
nel momento in cui si dovrebbe decidere…
si tentenna!

Non capisce perché
nel momento in cui si dovrebbe agire…
si resta inattivi!

L’uomo comune non capisce,
e nella sua mente si riaffacciano dubbi,
ed i dubbi generano mostri!!

Alla prossima
Nino P.

venerdì 24 giugno 2011

Ci vediamo alla prossima puntata Tenente Colombo

Brescia primi anni novanta:
nell'appartamento che dividevo con altri colleghi,
io ed un mio amico napoletano
mentre sorseggiavamo una birra prima di uscire,
iniziamo a guardare in tv,
quello che credevamo fosse un film:
un'omicidio studiato dall'assassino nei minimi dettagli,
con cura maniacale inscena una trama
che sembra condurre all'omicidio perfetto.

Stacco sigla...

e compare il faccione con un occhio di vetro
del tenente Colombo...

Uhaanima dice il mio amico,
totalmente in empatia con l'assassino,
sta inguaiato...
gli è capitato o tenente Colombo poveraccio!!

Non sono riuscito a smettere di ridere
per tutta la puntata.

Peter Falk
era il tenente Colombo,
ha recitato in moltissimi altri film,
tanti dei quali famosissimi,
come "Angeli con la pistola", oppure
"Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo" ,
e ancora "Una strana coppia di suoceri" e
"Il cielo sopra Berlino"...

ma per me
era e resterà per sempre
Il Tenente Colombo


Alla prossima
Nino P.

La politica del riccio...

Il potere protegge se stesso.
Nel teatrino degli uni contro gli altri,
nelle sfide del noi si e voi no...
il potere si protegge.

Il comandare è meglio del fottere,
diceva mio nonno.

Mi oppongo al tuo potere
fin tanto che tu proteggi il mio,
e tu poi
farai lo stesso con me.

Ma se qualcuno
che non sia io o te,
interferirà...
faremo in modo
che non sia per me
e non sia per te!

Alla prossima
Nino P.

Ps: chi vuol intendere... intenda!

mercoledì 22 giugno 2011

E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione.
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E tutti quei momenti
andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. 

Roy Batty (Rutger Hauer)
muore di fronte all'impietrito Deckard (Harrison Ford).

I 45 minuti del discorso di ieri di Berlusconi al Senato
assomigliavano tanto a questo storico monologo.
Mi è sembrato il testamento di uomo che sa di dover morire.
Non che io credo che quello sia un uomo che si rassegni, anzi,
quando vedo che fa così , mi preoccupa ancor di più…
ma,
ieri è stato diverso!

Per prima cosa ha ammesso che la maggioranza è in difficoltà,
affermando che non c’è alternativa al suo governo,
poi ha detto che non vuole fare il presidente del consiglio a vita,
non si è scagliato contro nessuno,
forse è la prima volta che in un suo discorso politico
non cita i comunisti ed i giudici,
malgrado gli insulti di Pontida, esalta la sua amicizia con Bossi.

Vuole riconquistare i moderati?
Il consenso perduto?

Io non credo!

Credo che si sia reso conto della situazione disperata
in cui, anche grazie a lui, si è cacciato il paese.
In cuor suo sa di non essere capace di fare molto
per risollevarlo, la stessa cosa la sa Bossi,
ma nessuno dei due vuole assumersi la responsabilità
di ammetterlo.

L’opposizione non ha nessun interesse a forzare la mano ora,
sa benissimo che il dramma dell’Italia
costerà un prezzo troppo alto agli italiani
e non vuole offrire il fianco a critiche
per una inevitabilmente rigida azione politica.

Alla fine a pagare
saremo sempre noi…
la povera gente!!

Alla prossima
Nino P.

martedì 21 giugno 2011

La titolarità del logo di Alberto da Giussano!!

C’è una storia che gira,
non si sa quanto sia vera, ma,
il fatto che non sia mai stata smentita dai diretti interessati,
è indicativo, forse!
Gli eventi di questa storia ci portano indietro di qualche anno,
esattamente al 2005, anno in cui
la Banca Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani
interviene per rilevare Credieuronord.
Cos’era Credieuronord?
Era la banca voluta fortemente dalla lega,
un istituto nel quale aveva investito e molto anche.
L’istituto in questione non è andato bene
come era nelle previsioni di Bossi e soci,
anzi il bilancio 2003 dell'istituto di credito
si chiuse con 8 milioni di perdite.
Nello stesso anno, un’ispezione di Bankitalia
fa emergere il dissesto.
Quando ormai il crac sembra inevitabile,
ecco il miracolo che si manifesta attraverso
la Banca Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani.
Berlusconi interviene in aiuto di Bossi,
ritira le innumerevoli querele fatte e vinte
dopo il 1994, e ripiana i debiti della lega.

Cosa ha voluto Berlusconi in cambio?
[così dicono, ma io non ci credo, figuriamoci se è vero ;-) ]

La titolarità del logo di Alberto da Giussano!!

Questo è quanto afferma l’ex giornalista
di radio padania, già consigliere comunale della Lega e
membro del direttivo provinciale di Bergamo, Rosanna Sapori.
In diverse interviste rilasciate a giornali e tv,
la Sapori ha raccontato più volte questa storia,
che, non ha mai suscitato un seguito di dibattito.
Come mai?
Eppure…
Eppure è una storia di quelle forti,
che se fosse vera
( e nulla e nessuno finora è intervenuto per dimostrare che non lo sia),
farebbe capire molte cose,
ad esempio come mai Bossi non molla Berlusconi.
Per mancanza di alternative?
No!
Semplicemente perché,
stando a quanto raccontato dalla Sapori,
è legato a lui mani e piedi!!

Alla prossima

Nino P.

lunedì 20 giugno 2011

Traduzione del Lega-Pensiero


"Caro Giulio, se vuoi avere ancora i voti della Lega in parlamento nelle tue proposte di legge, non puoi toccare più i comuni, gli artigiani e le piccole imprese, altrimenti rimetti in ginocchio il Nord. Per adesso e per il futuro, lascia stare i comuni, soprattutto quelli virtuosi. Bisogna riscrivere il patto di stabilità" Umberto Bossi – Pontida – lì 19/06/2011


"Abbiamo contro l'Europa che non ci aiuta, abbiamo contro la magistratura, tutta a favore dei clandestini. Ma noi non molliamo e non molliamo mai. D'altronde come fa uno che si chiama come me a mollare?" Roberto Maroni – Pontida – lì 19/ 06/2011

"Ci si prepari. La Lega verrà incontro ai popoli del nord che vogliono porre una pressione molto forte al centralismo. Gli daremo la pressione che meritano" Umberto Bossi – Pontida – lì 19/06/2011

« Caro Berlusconi, dalle prossime elezioni se non vengono approvate certe cose…Non ci prenderemo la responsabilità di mandare in malora il Paese, ma da oggi si riparte a testa bassa sul territorio, verrò a trovarvi, e se la gente mi dirà basta con Berlusconi decideremo insieme e può darsi che la Lega dica stop» Umberto Bossi – Pontida – lì 19/06/2011


C’è una parte del popolo che pensa questo e io credo che facendo le riforme si dia una risposta a quelli che chiedono la secessione. L’importante è essere padroni a casa propria e se ci si arriva con le riforme tanti di quelli che oggi chiedono la secessione si accontenteranno di un vero federalismo.” Roberto Calderoli – Pontida – lì 19/06/2011

Sui ministeri al nord Berlusconi si è “cagato sotto”  Umberto Bossi – Pontida – lì 19/06/2011


Ed ecco la traduzione:

La lega non lascerà il governo, perché non ha nessun interesse a farlo.

Berlusconi ha bisogno della lega quanto la lega ha bisogno di lui.

Parliamo come se fossimo all’opposizione, ma stiamo ben fermi dentro al governo.

Tutto quello che sta succedendo in Italia è colpa di tutti fuorché della lega.

Cari seguaci dei celtici riti,
fieri e intrepidi sostenitori di Alberto da Giussano,
la Lega è con voi ma le poltrone a Roma non le lasciamo.
Perché Noi siamo uni e trini,
siamo al governo, siamo all’opposizione, siamo secessionisti!
E non ci sogniamo nemmeno di rinunciare a nulla!!
Volete la secessione??
Ebbene Noi Ve la promettiamo!!
Volete Maroni primo ministro??
Ebbene lo avrete!!
Volete che abbandoniamo Berlusconi??
Ebbene lo faremo…ma… non ora,
magari tra un po’, vediamo prima quello che fa,
come si comporta…perché…sapete, ci sono i comunisti.
E comunque sposteremo i ministeri al Nord!!!

Alla prossima

Nino P.



domenica 19 giugno 2011

Traduzione del Bossi-Pensiero


Dunque,
ecco quello che ho capito io del discorso di Bossi:

1: Non può abbandonare il governo perché se no il paese va in malora,
    però allo stesso tempo vuole la secessione e una Padania libera e indipendente.
    Ps: a proposito Word il nome Padania me lo segnala come errore.

2: Il suo ministero, quello di Calderoli e quello di Tremonti vanno spostati al Nord!
    Perché a Roma c’è solo la cultura della burocrazia.
    Quindi il problema non è politico ma di location!!
    E’ l’aria di romana che ha impedito loro di lavorare bene, mica colpa sua!!!

3: Finalmente ha ammesso la presenza delle mafie al nord.
    La Brianza è piena di mafia,
    e con i ministeri a Monza daremo un segno di rilancio alla gente.
    Quindi, per sconfiggere le società criminali, Bossi ha trovato la soluzione:
    basta spostare ministeri dove ne è accertata la presenza, e queste,
    come per miracolo svaniscono intimorite da una valanga di ministri e burocrati!!!

4: “Gli allevatori truffati dai delinquenti del Parlamento" ma si dimentica di aggiungere,
    che di quel parlamento la lega ed i suoi alleati ne occupano la parte più grande.

5: Ad ogni urlo di richiesta della folla lui si adegua, vogliono la secessione?
    Va bene! Preparatevi!

Conclusioni?
Confusione totale!!

Alla prossima
Nino P.

venerdì 17 giugno 2011

Dare una voce al proprio pensiero


Questo blog è venuto alla luce nel luglio del 2007,
tra poco compirà cinque anni.
E’ nato dalla mia necessità di comunicare e
l’idea era quella di farne un luogo di poesia,
di musica, di libri, di cinema.

Nel corso degli anni,
con il crescere della mia indignazione sociale,
è diventato tutt’altro…
Ora è un blog di denuncia e di informazione!

Mi chiamano poeta, ma sono solamente uno
a cui piace dare ascolto alla propria anima.
Non sono nemmeno un giornalista,
anche se, a volte scrivo qualche articolo
che mi potrebbe far sembrare tale.
Non sono neanche uno scrittore, se
questo viene inteso nel senso specifico del termine,
in un senso più ampio forse si…

Mi piace scrivere ed è un mio bisogno farlo,
un bisogno che nasce dalla mia forte passionalità
e dal desiderio di condivisione della stessa.
E mi sarebbe piaciuto continuare a parlare
ed a scrivere di poesia, di musica, di cinema…

ma

gli eventi mi hanno portato altrove,
mi consola, mi indigna e mi fa arrabbiare
sapere che non sono il solo ad aver seguito
questo percorso.
Mi consola, perché significa che molti
hanno smesso di stare alla finestra, ed hanno
deciso di farsi sentire urlando il proprio sdegno.
Mi indigna, perché questo significa
che la situazione è proprio grave.
Mi fa arrabbiare, perché questo significa
che potendo intervenire prima,
non l’abbiamo fatto.

Se la tv è piena di Brunetta e Stracquadanio,
la rete vive di gente comune,
ed il pensiero di ognuno è libero di volare.
Non ogni pensiero esprime cose giuste,
ma ogni pensiero può venire espresso.

Forse è questo che da fastidio
ai vari Brunetta e Stracquadanio,
la libertà della gente comune
di dare una voce al proprio pensiero.

Alla prossima
Nino P.

giovedì 16 giugno 2011

Pubblico e Privato


Un mio collega anni fa, decise di vendere la casa,
quando gli chiesi come mai,
mi rispose che gli portava troppe spese.
Mi disse che la casa di proprietà era una succhiasoldi:
la facciata, il bagno guasto, i balconi da rifare,
il portone, l’ascensore, il condominio…
meglio in affitto sentenziò!

Qualche giorno addietro,
mi dice che deve andare dal notaio per il rogito,
al mio sguardo interrogativo,
mi spiega che stava comprando casa!

Ma come? Non era una succhiasoldi?

Si!! Mi risponde… 
è un salasso,
ma… mi sono reso conto,
che pagando l’affitto ogni mese spendo di più
e non ho garanzie sul futuro.

Ecco…
sentendo in questi giorni tanti discorsi
sul pubblico e sul privato,
mi è tornato in mente questo mio collega.

Se un bene costa…
che senso ha venderlo,
per poi continuare a pagare per usufruirne??

Lo so…
è un discorso semplicistico, e sono certo che
economisti di professione saranno in grado di smontarlo
pezzo per pezzo…
ma,
penso ad esempio
a quelle amministrazioni che vendono a privati
i palazzi del comune perché
non hanno soldi per mantenerli,
e poi gli pagano l’affitto per continuare a risiederci.
Non sarebbe meglio usare i soldi dell’affitto
per la manutenzione?

Oppure al comune di Vienna,
tanto per estendere il concetto, che,
come hanno fatto vedere nell’ultima puntata
di Report,
ha venduto la sua azienda di tram
ad una società americana e adesso la paga
perché mantenga il servizio ai cittadini,
rimettendoci soldi ed avendo perso il bene.

Gli esempi possono continuare…

come quel direttore sanitario che,
appena insidiatosi, scoprì che se avesse assunto
i dipendenti delle ditte esterne che prestavano servizi
all’ospedale, avrebbe risparmiato un milione di euro
l’anno.

Non voglio generalizzare,
non mi sogno nemmeno di affermare che
il pubblico sia sempre meglio del privato.
ma,
posso affermare senza ombra di dubbio
che la liberalizzazione selvaggia
non è la soluzione ai problemi economici di un paese.
Sarebbe solo un attimo di respiro nel presente
e un nodo scorsoio del futuro.

Alla prossima
Nino P.

mercoledì 15 giugno 2011

Lo sbigottimento nei volti e nei gesti dei leader della maggioranza

Lo sbigottimento nei volti e nei gesti
dei leader della maggioranza è manifesto!
Malgrado i sentori avuti in precedenza,
di una possibile doppia sconfitta
alle recenti consultazioni, non pensavano,
non si erano resi conto del disastro che incombeva.
E questo è un sintomo
della scarsa capacità di percezione
del sentire della "base".

In questi giorni assomigliano
a chi ha scoperto,
mentre guida a 130 all'ora,
che i freni hanno smesso di funzionare.
Alzano il piede dall'accelleratore,
con l'altro inutilmente spingono sul freno,
con la mano destra cercano
la leva del freno di stazionamento.
Nello stesso tempo,
guardano terrorizzati davanti alla ricerca di pericoli
e nello specchietto retrovisore aspettandosi
da un momento all'altro di venire tamponati.
Valutano vie di fuga:
corsia d'emergenza,
aree di sosta,
svincoli improvvisi...
...incapaci...
di capire fino in fondo
la realtà della situazione.

Ora per loro è il momento di sopravvivere,
e questo, gli impedisce di pensare con lucidità.

Dobbiamo stare attenti,
il rischio che facciano cazzate irreversibili
è più che concreto.

Ho il timore
che in questi rimanenti due anni di legislatura,
faranno tante di quelle fesserie,
che per uscirne fuori ne debbano passare
altri venti di anni!!

Speriamo bene...

Alla prossima
Nino P.

martedì 14 giugno 2011

Quagliarello e le olimpiadi di arrampicata sugli specchi!!

Niente non resisto!
Anche oggi devo parlare di politica.

Dunque..
immagino conosciate tutti il capogruppo dei senatori del PdL,
ma si che lo conoscete...è quello che in questo periodo
sta portando la croce per conto di Berlusconi...
Quagliarello!!
Quello che nei giorni scorsi
non riusciva in nessun modo ad ammettere
la sconfitta del governo al senato,
e che se ne è uscito fuori con il famoso teorema omonimo
che qui riporto letteralmente:
Non è passato, 
tant’è che i voti a favore sono stati di più dei voti contro. 
 I voti a favore sono stati di più dei voti contro, 
ed è stata poi la somma delle opposizioni 
più i voti contrari a determinare il fatto che 
l’emendamento non sia passato”.
Ohh! Ecco si... proprio lui... Quagliarello!!
Bene!
Qualche ora fa...
facendo zapping, ho incrociato la sua faccia al Tg4,
non ho resistito, mi sono fermato!
Tanto più che nell'immagine grande
c'era il faccione di Emilio Fede affiancato...
capirete la mia curiosità di sapere
quello che si stavano dicendo.

Le espressioni a lutto di entrambi,
con le borse sotto gli occhi ed il viso addolorato,
ed il fatto che stavano analizzando il risultato referendario di ieri,
hanno fatto diventare il mio impulso di vedere e ascoltare
quello che stavano dicendo...
ineluttabile!!

Quagliarello... incalzato (si fa per dire) dalle domande di Fede,
stava dicendo in difesa di Berlusconi, che lui no,
in maniera assoluta non aveva invitato la gente ad andare al mare,
anzi,
aveva lasciato libertà di voto ai suoi elettori.
Ora..
avrei voluto dire a tutti e due:
"Ma scusate...le leggi che andiamo ad abrogare.
chi le ha fatte?
Non le ha forse volute il governo?
E per quale motivo il presidente del consiglio
a capo del medesimo governo, 
invece di difendere le leggi che ha fatto,
dovrebbe lasciare libertà di voto?
Non è un controsenso?"
Se esistessero le olimpiadi di arrampicata sugli specchi...
Quagliarello lotterebbe per la medaglia d'oro!!

Alla prossima
Nino P.

CHEOPE , CHEFREN e MICERINO..

Ci sono luoghi che sono entrati nel mito…
Ci sono luoghi che conosci senza esserci mai stato,
eppure non riesci a smettere di desiderare di andarci.
 
Giza è per me uno di quei luoghi!
L’occasione per farlo è stata una crociera.
La mattina del nostro arrivo
un sole infuocato ci bruciava gli occhi,
scrutando l’orizzonte in preda all’emozione,
vidi stagliarsi di fronte a me la maestosità della storia…
CHEOPE , CHEFREN e MICERINO.
Nomi!!
Quante volte li ho letti sui libri di scuola!
Immagini!!
Quante volte le ho osservate avidamente in tv!
CHEOPE , CHEFREN e MICERINO…
Ora sono davanti a me,
le ultime istruzioni della guida attraversano le mie orecchie,
come un ronzio surreale
mentre mi appresto a scendere dal pullman…
la mano di Elena stretta nella mia,
il bagliore del passato mi colpisce come uno schiaffo.
 
Respiro…
apro i miei polmoni alla storia fin da piccolo bramata,
mi impregno di ogni attimo,
così da assicurarmi un futuro di ricordi.
Ascolto…
il vociare della piana
colma di genti da ogni parte del mondo…
lingue e voci che si rincorrono
in una babele di suoni.
 
Guardo…
e mi manca il fiato
CHEOPE , CHEFREN e MICERINO
qui..
davanti a me
Non mi accorgo della moltitudine di bambini
e uomini che cercano di vendermi la qualunque:
un giro sul cammello, un velo colorato,
un portachiavi a forma di sfinge,
non mi accorgo delle mani che tirano, strattonano…
 
I miei occhi vagano
alla ricerca del tutto o di un semplice dettaglio..
ed ecco..
ecco laggiù la SFINGE…
Mio Dio
dove vado per primo…
sei ore basteranno?
 
Elena vuole farsi un giro sul cammello,
ma io scalpito e mi perdo
ai piedi della piramide di CHEOPE.
Lei insiste…
ed io so che se non cedo
la pagherò con gli interessi…
 
tratto con il cammelliere:
vuole cinque euro per farla salire,
io gli dico che devono bastare pure per farla scendere..
il suo sorriso sancisce l’affare.
Dopo che ha rischiato
di stramazzare al suolo cadendo dal cammello,
Elena è diventata più docile.
Evito altri cammellieri che mi offrono
cammelli e bestiame in cambio di mia moglie
e punto dritto verso la SFINGE
 
Mi aspettavo che fosse più grande
ma…
non sono deluso,
l’euforia cancella ogni altro sentimento.
Torno su…
in preda ad una eccitazione fanciullesca
giro intorno alle piramidi,
la macchina fotografica scatta e scatta.
 
Con i pullman saliamo su un altopiano
che sovrasta le piramidi..
viste da qui sono ancora più impressionanti,
viene voglia di abbracciarle..
ancora foto…
CHEOPE , CHEFREN e MICERINO..
Si…
è proprio bello andare incontro alla storia!!
 
Alla prossima
Nino P.

lunedì 13 giugno 2011

Il PDL scopre i risultati dei referendum! [ORIGINALE by Casciari]

GODO!!

Erano anni che politicamente non mi sentivo così!
Dal tempo della speranza di una rinascita,
dal finire degli anni ottanta, quando un vento nuovo
sembrava potesse soffiare nel mondo.
Una speranza poi svanita nella realtà di un pianeta
in mano ai pochi e che i tanti avevano rinunciato a cambiare.

A più di vent'anni da allora...io...
GODO!!

Si! Godo, non solo per la vittoria dei sì,
ma, per il fatto che per la prima volta dopo tanto,
la maggioranza del paese non si è fatta ingannare!
Che il passaparola, che il web, che la gente per strada,
si è fatta sentire più dei media politicizzati e dittatorializzati!

Adesso tocca a noi!
E' solo un chiodo nel muro,
c'è ne vogliono tanti...
Non fermiamoci...
è tempo di andare avanti senza esitare!!!

Alla prossima
Nino P.

domenica 12 giugno 2011

Se non partecipi ora non cercare scuse poi!

C'è chi dice che è un diritto,
chi invece pensa sia un dovere,
chi ancora, sostiene entrambe le ipotesi.

Io penso che sia un bisogno!
Il bisogno di far sentire la propria voce
senza urlare.
Il bisogno di partecipare alla crescita
della nostra società.
Il bisogno di essere parte e non uno solo.
Il bisogno di sentirsi padroni del proprio futuro.

Se non partecipi ora
non cercare scuse poi!

Alla prossima
Nino P.

sabato 11 giugno 2011

Berlusconi/Tremonti Vs Jack Lemmon/Walter Matthau

Ormai assomigliano ad una coppia di anziani,
dopo quarant'anni di matrimonio...
il marito si vanta e la moglie lo zittisce!
Oppure a Oscar Madison e Felix Ungar,
uno, disordinato e che pensa a divertirsi,
l'altro, preciso in modo maniacale e ossessionato dall'ordine.

Berlusconi-Tremonti vanno avanti così..
il primo annuncia riforme fiscali e riduzione delle tasse,
il secondo lo smentisce subito dicendo
che non si può creare deficit.
Lo immagino Berlusconi... che stringendo i denti pensa:
"ma, Giulietto che ti costa stare zitto almeno una volta".
E Tremonti... "Silvio per favore, non parlare".
Vanno avanti così...
uno che cerca consenso e ammirazione,
l'altro che cerca di far quadrare i conti.
Chissà..
si arriverà al divorzio??

Alla prossima
Nino P.

venerdì 10 giugno 2011

Tarallucci e Vino!


Se c’è una capacità che bisogna riconoscere al Nostro Magnifico Premier,
è quella di riuscire a far finire tutto a “Tarallucci e Vino”.

Lui dice che le amministrative sono un test politico, poi perde e dice:
non erano un test politico, abbiamo ancora la maggioranza!
Tarallucci e Vino!

Lui dice alla studentessa in cerca del lavoro che non c’è,
di sposarsi con un uomo ricco come lui. Poi si scatena un putiferio e dice:
sono stato come sempre frainteso, si trattava di una battuta!
Tarallucci e Vino!

Lui promette entro tre anni di sconfiggere il cancro?
Alla fine:
Tarallucci e Vino!

Ormai succede anche in parlamento: nel settembre duemiladieci
in un suo intervento alla camera, con la convinzione che lo contraddistingue dice che:
l’intera Salerno-Reggio Calabria sarà completata entro il 2013!
La camera esplode in una fragorosa risata!
Subito dopo aggiunge: a breve inizieranno il lavori per il ponte sullo stretto di Messina,
a questo punto le risate diventano un boato!
Tarallucci e Vino!

La ripetitività dei tre anni continua (evidentemente qualche esperto gli avrà fatto notare
che è il tempo che serve a dimenticare le cose), infatti,
sempre alla camera dei deputati dice:
"tra le critiche mi ha colpito quella sul finanziamento futuro degli
ammortizzatori sociali. Critica infondata, nel piano triennale Sacconi
è indicato chiaramente come saranno rifinanziati nei prossimi 3 anni"!
Tanto se poi non succede saranno:
Tarallucci e Vino!

I soldi che lui ha promesso a piene mani per L’Aquila,
saranno distribuiti in piccole tranches che vanno da ora al 2031,
intanto si stanno utilizzando i fondi FAS destinati ad altre regioni del sud.
Anche qui:
Tarallucci e Vino!

Il fare del taralluccio non risparmia neanche altri,

Mastella, platealmente aveva annunciato il suicidio in caso di vittoria
di De Magistris, ben sapendo che se fosse successo sarebbe comunque finita a:
Tarallucci e Vino!

Feltri, alla riunione dei liberi servi ha annunciato: se nel 2013 vince la sinistra,
torno qui e mi sparo! Non ha specificato dove! Ma tanto, se dovesse succedere
che la sinistra vinca, lui stesso che finirà a:
Tarallucci e Vino!

Bisogna dare atto a Berlusconi, è vero!
Non siamo stati mai un paese triste!
Adesso però, è tutto:
Tarallucci e Vino!

Alla prossima
Nino P.

giovedì 9 giugno 2011

Contraddizioni e ipocrisie


Non penso che le contraddizioni siano sempre un male,
a volte rappresentano, molto di più della coerenza,
una apertura al diverso che, spesso, significa progresso.
Quello che non sopporto è l’ipocrisia.
E di questi tempi se ne vede tanta in giro.

Se, ad esempio, Casini si schiera a favore della famiglia cattolica,
chiudendo le porte a tutto il resto, e poi invece, è lui un divorziato
che convive con un’altra donna, ecco questa per me,
non è una contraddizione, è ipocrisia!

Se, sempre ad esempio, Berlusconi si propone come paladino
della cultura e della fede Cristiana, e poi invece,
oltre ad essere un pluridivorziato, fa anche tutto quello
che tutti sappiamo che fa, ecco questa per me,
non è una contraddizione, è ipocrisia!

Se, sempre come esempio, Ignazio Benito Maria La Russa,
urla agli studenti in una nota trasmissione TV:
Vigliacchi, siete dei vigliacchi ad andare in piazza con la faccia nascosta
e sempre ad uno loro:
 Zitto, vigliacco, andate contro ragazzi che fanno il loro dovere
 (gli agenti delle forze di polizia) e andate in piazza con la faccia nascosta”,
dimenticandosi di quando lui in piazza faceva anche peggio
come il 12 aprile 1973,
quando era uno dei leader del Fronte della Gioventù di Milano,
nella manifestazione organizzata dal M.S.I
contro quella che veniva definita "violenza rossa"
furono lanciate due bombe a mano,
una delle quali uccise il poliziotto di 22 anni Antonio Marino.
La Russa fu indicato come uno dei responsabili morali dei lanci di bombe.[4][5],
ecco, questa non è una contraddizione, questa è ipocrisia!

Se, sempre ad esempio, Massimo D’Alema,
con la scesa in campo di Berlusconi, scatena un putiferio
contro il conflitto di interessi, e poi, diventato presidente del consiglio,
non fa assolutamente nulla per impedirne lo scempio,
ecco, questa non è una contraddizione, questa è ipocrisia!

No!
Le ipocrisie non le sopporto proprio!!

Alla prossima
Nino P.

mercoledì 8 giugno 2011

Pari montagna, dispari mare!

 

La voglia di polemiche supera il buonsenso.
Fra tutte le pubblicità che sono servite a promuovere la Calabria,
quella di quest’anno è a mio avviso la più bella e divertente.
E’ originale e ben fatta.
L’idea dei Bronzi che discutono di come passare le vacanze
sprizza simpatia,
e non mi sembra che ne sminuisca l’importanza culturale,
lo sarebbe stato, se i due soggetti in questione fossero
due emeriti sconosciuti, bisognosi di visibilità chiara e dettagliata,ma,
non è così.
Io credo che in Italia e nel mondo i Bronzi di Riace siano
conosciutissimi ed apprezzati, forse, e lo dico a malincuore,
più di quanto lo siano a noi calabresi.
Trovo pertanto sterile la polemica, priva di fondamento,
ed assolutamente fine a se stessa.
Credo, anzi, ne sono sicuro,
che alla maggioranza dei calabresi lo spot sia piaciuto.
Agli altri…
consiglio di guardarselo con altri occhi
e non con quelli soliti del vittimismo e della scontentezza.

Alla prossima
Nino P.

Ed alla fine, a pagare saremo sempre noi!!!

TASSE - Il piatto forte della riunione «a sorpresa» 
è stato proprio il taglio delle tasse o, meglio,
le modalità di un intervento sull'economia in tempi brevi 
che permetta di dare impulso alla crescita. 
È probabile, infatti, che il vertice notturno si sia reso necessario dopo  
le raccomandazioni di martedì della Commissione europea all'Italia 
in vista della legge finanziaria del 2012
Sui conti pubblici, infatti, l'Italia, secondo Bruxelles, 
non ha margini ed entro ottobre deve varare nuovi interventi strutturali 
(si annuncia perciò una manovra correttiva che potrebbe 
prevedere il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici fino al 2014). 
Tra le raccomandazioni della Commissione, 
c'è anche quella di utilizzare al meglio i fondi dell'Unione europea
e di usare eventuali benefici per ridurre il debito pubblico. 
Detto questo, il vertice notturno è sicuramente servito anche 
a «fare un punto» anche sulla situazione del governo, 
a rischio impasse tra il doppio fuoco di Bruxelles 
e del proprio elettorato 
(cosa che alimenta in Berlusconi la necessità di uno slancio riformatore). 
 La Repubblica 8 giugno 2008

La verità è che non sanno più che pesci pigliare,
ed alla fine, come sempre..
saremo noi a pagare!
Se in questi diciasette anni,
invece di preoccuparsi solo dei suoi problemi con la giustizia
e quindi a farsi leggi su misura, che sono servite soprattutto a lui,
avesse pensato a governare, non dico saggiamente,
ma, almeno oculatamente, forse non saremmo
scesi così in basso.
A Bossi ed hai suoi amici della lega,
voglio dire che con i proclami irreallizzabili
si può anche vincere qualche volta, ma,
alla fine il popolo smette di crederci.
Gli al lupo al lupo all'inizio fanno accorrere tanti,
a mano a mano però che ci si accorge che il lupo non c'è,
la gente smetterà di correre!

Ed alla fine,
a pagare
saremo sempre noi!!!!

Alla prossima
Nino P.

martedì 7 giugno 2011

NOI NON CI ADEGUEREMO!!

Oggi volevo evitare di parlare del Nostro Magnifico Premier...
però
non avevo fatto i conti con lui!

Lui è sicuro che al referendum non si raggiungerà il quorum.
Ma
aggiunge poi..
se si dovesse raggiungere e ci dovesse essere la vittoria del Si,
per quanto riguarda il legittimo impedimento:
NOI NON CI ADEGUEREMO!!

Eccolo signori,
il nostro paladino della democrazia,
il fondatore del partito della libertà,
il baluardo all'avanzare della dittatura comunista,
il prode difensore dei diritti!

Eccolo signori...
il Nostro Magnifico Premier
è un difensore della democrazia
fin quando non gli crea problemi
altrimenti...
beh
altrimenti lui NON SI ADEGUA!!!

Alla prossima
Nino P.

Come punture di spillo


Oggi
sto dolcemente sguazzando
nella nostalgia…
i momenti belli
a volte ritornano
sotto forma di ricordi…
ed ogni attimo che torna
è una puntura di spillo al cuore…

Nel mio mare…
quello racchiuso
tra Calabria e Sicilia…
ho visto una nave passare…
non ho letto il nome
ma il logo riconoscerei
anche al buio…
il fumaiolo giallo
con una C blu
stampata nel mezzo…
ci sono salito tre volte
su navi che portavano quel logo…
la prima si chiamava "Costa Europa"
la seconda "Costa Fortuna"
la terza "Costa Concordia"

Oggi….
mi sono ricordato della prima
e non è una novità
perché….
anche se più piccola
anche se meno lussuosa
anche se più vecchia
anche se tutte queste cose….
mi ricordo sempre lei…
forse perché è stata la prima
forse perché è stata quella
del viaggio di nozze
ma…
mi ricordo sempre di lei…
delle passeggiate di notte
sui suoi ponti
su quello più alto
tra i suoi lidi
l'Andromeda e il Sirens Ricordo…
i pomeriggi all' Ocean bar
quando ripartivamo
dai vari porti
e seduti di fronte al mare
lo guardavamo diventare
prima rosso e poi…
lentamente nero
squarciato
da qualche debole luce…
Ricordo…
le abbuffate…
il ristorante Orion
il cibo che sembrava
non finire mai…
come la nostra fame…
fame continua
fame che divora
fame di noi…
voglia di cabina
di letto
cullati dal mare
e dai nostri sogni… Ricordo…
le escursioni…
il calore della Spagna
e i suoi colori…
Gibilterra
terra di confine
tra Atlantico e Mediterraneo
tra Africa ed Europa
Cadice
Lisbona
Malaga
Barcellona
Alicante….
Ricordo…
lo svegliarsi presto
la mattina
per non perdersi
un solo attimo…
coscienti
che non sarebbe
durata a lungo
che otto giorni
passano in fretta… Ci sbagliavamo!!
Perché…
anche se
i ricordi a volte
fanno male
come punture di spillo….
ogni volta che vediamo
passare una nave…
continuiamo
a salirci a bordo….

Alla prossima….
Nino P.