martedì 19 luglio 2011

Da Repubblica democratica a Repubblica di regime.

Ormai è palese che la nostra classe dirigente
non ha occhi per vedere ne orecchie per sentire.
Non vede la disperazione e
non sente le urla di rabbia di chi un domani voterà.

Le indicazioni delle ultime tornate elettorali,
malgrado siano così evidenti agli occhi di tutti,
sono risultate invisibili a quelli dei diretti interessati.

Non le hanno viste quelli del governo,
che si sono ancora di più chiusi in difesa
del loro status,
non le hanno viste quelli dell'opposizione
che al momento dell'affondo finale,
si sono tirati indietro impauriti.

La politica è sempre più lontana
dalla gente!

E' diventata casta,
non per i privileggi di cui gode,
ma per il fatto che si è alienata
dal resto del paese.
Come un riccio quando è in pericolo
si è arrotolata su se stessa tirando fuori gli aculei.
Non si è trattato solo della difesa dei propri privilegi,
ma,
di conservazione del potere,
che può sembrare la stessa cosa,
ma non lo è!

Siamo in stallo!
Questa legge elettorale,
rende verticalistico il sistema,
impedendo di fatto il ricambio
sia generazionale, sia di idee...
con il risultato finale della trasformazione
di una Repubblica democratica
in una Repubblica di regime.

Alla prossima

Nino P.

4 commenti:

frufru ha detto...

Repubblica di regime...dovrebbe essere un ossimoro, e invece sta diventando proprio realtà!...

nino p. ha detto...

è proprio questo il fatto :-((

Ernest ha detto...

togliendo anche Repubblica direi...

rossorosso ha detto...

Speriamo cambi presto....Non li reggo più!!! Ciaooooo e....gran bel post!!!!