lunedì 25 luglio 2011

La politica del profitto


In Italia ci adeguiamo,
lo facciamo benissimo
e lo facciamo da sempre.

Siamo tanto abituati a farlo,
che lo facciamo anche quando
non dovremmo!

La tendenza di questo momento
è quella di adeguarci al peggio
che c’è in giro.

Come ad esempio la Fiat di Marchionne,
che con la complicità dello stato e dei sindacati,
si adegua ai contratti capestro
di paesi come gli Stati Uniti o del terzo mondo,
che però hanno dallo loro
leggi economiche differenti come gli USA,
o tenori di vita più bassi come i paesi più poveri.

Oppure le compagnie aree più importanti,
che invece di costringere tutte le altre
ad adeguarsi ai propri standard di eccellenza,
scendono loro al livello più basso.

Si tende dunque,
non a cercare di migliorare il peggio,
ma a peggiorare il meglio.

Il tutto per il profitto,
sempre più in mano a pochi
e sempre meno ridistribuito.

I governi lo sanno,
i grandi capitalisti lo fanno,
i piccoli imprenditori falliscono
e la povera gente muore di fame.

Le chiacchiere,
se mai sono servite a qualcosa,
adesso non servono più.

Ora servono fatti!!

Alla prossima

Nino P.


3 commenti:

rossorosso ha detto...

Quello che hai scritto è talmente autenticamente vero che l'unico commento che posso fare è.....BRAVO ! Ciaoooooooo

frufru ha detto...

condivido. Servono i fatti davvero. Tanto le parole non le ascolta mai nessuno.
Ciao!

Giuseppe ha detto...

Hai ragione,molto spesso i fatti ci devono essere! La nostra classe politica attuale c opprime,ogni giorno di più in uno stupido palazzo decidono il nostro futuro..fatto di nulla..
Spero veramente che un giorno,organizzati con la forza delle parole,riusciremo a fare veramente qualcosa!

ciao:)