Il mio paese era una strada,
e ai lati di essa le case,
ed oltre le case, la campagna.
Scendeva da est verso ovest,
dalle montagne al mare,
a qualche chilometro dalle prime
ed a poche centinaia di metri dal secondo.
Verso nord colline impervie,
alberi d’olivo e di fichi,
ed arrampicate sulle rocce
viti contorte, attaccate
al terreno bruciato dal sole,
vecchie forse quanto
le colline stesse.
A sud alberi di bergamotto,
arance e limoni,
e più in alto di questi
su terrazzamenti di arenaria,
canneti ed olivi secolari,
grandi grandissimi,
ed ancora più su…
dune di sabbia finissima.
Era il regno di noi bambini,
da quando sorgeva il sole,
fino a quando faceva buio.
D’inverno posati i libri,
ci addentravamo tra vigne e giardini,
costruivamo case sui rami più forti
di quegli alberi maestosi
e capanne tra i canneti,
archi, frecce, fionde e lance.
Di giorno
eravamo guerrieri ed esploratori,
la sera
ci fermavamo a guardare le stelle nel cielo,
prima che qualche madre urlante
con una scopa in mano ci ordinasse di rientrare.
L’estate era mare,
scuri, lucidi di sole e di sale tra i capelli.
Fiocine tra le mani e maschere sugli occhi,
a pesca di niente,
illusi di trovare un tesoro
dietro un sasso o all’ombra di una roccia.
I pini marittimi per cercare riparo
dal caldo soffocante,
tra piante di finocchio selvatico e ginestre,
seduti con i piedi tra la sabbia
ad immaginare, a sognare di essere grandi.
Quel mondo non c’è più,
è rimasto intrappolato
tra recinti di metallo e muri di cemento,
chiuso ai bambini che verranno
ed a quelli che ci sono già.
I miei figli vivranno il loro tempo,
diverso nei luoghi e negli spazi…
ma spero,
con la stessa capacità di sognare
che avevo io.
Alla prossima
Nino P.
5 commenti:
forse quel mondo è libero, negli spazi e nei tempi della memoria
Ciao Antonio, nella mia mente lo è ancora, voglio che lo sia anche nelle parole che racconterò a miei bambini... Ciaooo
..che capolavoro di emozioni pure!!!
GRAZIE!!!!
:-)
ro
grazieee Ro ^^________^^^
Eh sì, ogni generazione ha i suoi sogni. Bella poesia sul tempo che fu. Ciao.
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