“…A volte mi chiedo se la realtà esiste davvero, se c’è veramente una natura delle cose,
obiettiva e intatta.
O se tutto ciò che ci accade è già modificato in anticipo dalla nostra immaginazione.
Se sognando qualcosa gli diamo vita…”
Ci sono libri che vanno letti con l’evidenziatore a portata di mano,
pronti a fermare i pensieri che vi sono nascosti… e questo è uno di quei libri!Un libro che non mi sarei mai fermato a comprare,
anzi che non mi sarei fermato neanche a dargli un’occhiata…
se non fosse che con me c’era anche mia moglie,
lo ha comprato per lei…
a casa poi è finito sul suo comodino
facendo parte dell’arredamento per qualche mese o più,
naturalmente senza che nessuna pagina fosse mai stata aperta.
Sono un appassionato di cucina e, di conseguenza, del buon mangiare…
ritengo, che nella preparazione di un piatto,
l’unione quasi magica fra tutti gli ingredienti…
sia ciò che fa la differenza tra il buono ed il meno buono!!
Tra gli ingredienti capaci di dare una svolta al gusto,
ci sono le spezie… usarle bene non è facile,
bisogna essere bravi a capire dove e in che quantità.A guardare la copertina del libro, a leggerne il titolo,
e soprattutto per il fatto che lo avesse comprato mia moglie
(non è maschilismo… è… che gli capita spesso di fare acquisti del genere .-)) ),
mi ero convinto che l’argomento trattato fosse di cucina…
niente di più sbagliato!!!
Dopo le prime pagine… mi sono ritrovato tra odori e colori,
immerso in una storia senza un tempo preciso,
se non quello che come una musica dondola la mente.
Ogni capitolo ha il nome di una spezia:
curcuma, cannella, zenzero, cumino…
anche il nome della maga deriva da una spezia:
Tilo, come i semi di sesamo bruciati dal sole.
La storia è ricca di magia
ma anche dell’amore di cui a volte scrivono le donne,
quell’amore impossibile e difficile,
tanto complicato da poter essere immaginato e desiderato solo da esse!
Noi uomini siamo esseri semplici,
la nostra complicazione più grande è dire TI AMO…
una volta detto è tutto facile.
Le donne no!
Le donne hanno bisogno di soffrire un po’…almeno un po’ per poter dire …ho amato…!“…E’ sempre così quando ci inoltriamo nei territori del proibito,
da taluni chiamato peccato?
Il primo passo ci stringe in una morsa, ossa e sangue, ci strappa il respiro.
Anche il secondo è una tortura ma già più sopportabile.
Con il terzo la sofferenza ci passa sopra la testa come una nube di pioggia.
Presto non proveremo più dolore, non sentiremo più nulla…”
In questo viaggio fatto di profumi e sentimenti
mi ci sono trovato prigioniero…
catturato da quei colori odorosi d’oriente,
da quei nomi esotici e affascinanti,
ho sentito i sapori aspri
come il gusto del sale sulla pelle abbronzata.
Lo consiglio questo libro,
a chi sa volare con la fantasia,
a chi non cerca verità… ma le sa trovare,
a chi vuole allontanarsi senza andare via.
PS:
Tutto il virgolettato che troverete in questa recensione è stato tratto dal libro.
Alla prossima…Nino P.
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