Ieri un amico mi ha detto che sua moglie vorrebbe un altro figlio…
Beh, che aspetti? Gli ho risposto io…
Quello che mi sono sentito dire dopo non me lo aspettavo,
Io non voglio altri figli ha affermato,
Secondo: in che mondo li faremo vivere i nostri figli?
Che futuro li aspetta?
Ora, tralasciando l’ordine delle sue priorità,
queste parole mi hanno fatto riflettere!
Perché io capisco le sue paure, le ho avute anche io,
i miei due figli hanno una quattro anni
e l’altro appena dieci mesi;
le ho avute e continuo ad averle queste paure.
No, non quella di ricominciare tutto da capo,
questa non mi ha sfiorato,
quella di non essere all’altezza se mai!
Quella di farli crescere in un mondo che non comprendo,sicuramente!
La visione del futuro che ho, non è quella che aveva mio padre,
io sono nato nel 68, a quei tempi c’era aria di cambiamento
e voglia di fare, il mondo era comprensibile,
c’erano i buoni e c’erano i cattivi,
ed ognuna delle due categorie era convinta
che i cattivi fossero gli altri!
Oggi c’è solo confusione, indecifrabilità, distacco e rassegnazione,
e la crisi economica ci ha regalato oltre ai sacrifici,
una bella dose di paura per il domani.
Che fare allora?
Rimbocchiamoci le maniche e lottiamo!
Il futuro non è scritto,
lo costruiamo noi nel presente!
Le scelte che facciamo oggi ci presenteranno il conto domani!
Ed a seconda di ciò che scegliamo avremo crediti o debiti,
benessere o instabilità.
La rassegnazione è una strada aperta verso la sconfitta!
Ed io…
io non mi rassegno!!!
Nino P.
2 commenti:
Ciao Nino, grazie per il commento, è un piacere conoscerti. Rosanna
Io non ho figli.
Fino a poco tempo fa neanche li volevo.
Ora ci sto pensando su.
Certo non sarà facile, in ogni caso, farli crescere. Ma, mi chiedo, lo è mai stato?
*neve*
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